Corigliano, truffa alle assicurazioni con falsi incidenti stradali. Neonato lasciato morire per il risarcimento
E’ stata sgominata dalla Guardia di Finanza di Cosenza e dalla Polizia di Stato una banda che metteva in pratica delle truffe alle assicurazioni, simulando incidenti automobilistici, per un valore di due milioni di euro.
In un caso gli indagati avrebbero ottenuto un risarcimento molto elevato provocando un incidente in cui è rimasta ferita una donna incinta e causando, deliberatamente, secondo l’accusa, la morte del nascituro. Precisamente, nel 2012, la donna, in avanzato stato di gravidanza (oltre la ventiquattresima settimana), si era recata al Pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano – che secondo gli inquirenti era la “base operativa” dell’organizzazione – denunciando che un incidente stradale le avrebbe provocato la nascita prematura del bimbo. In realtà, secondo i pm dellaProcura di Castrovillari, che hanno coordinato l’inchiesta, la donna avrebbe partorito, invece, con la tecnica del “pinzamento”. Una volta nato, con il consenso della madre, i sanitari dell’ospedale avrebbero lasciato morire il bambino senza prestare alcuna assistenza. Il dirigente della sezione di polizia stradale di Cosenza, Domenico Provenzano, nel corso della conferenza stampa per illustrare i particolari dell’operazione ha affermato che “sarebbe bastata una boccata di ossigeno e il bimbo oggi sarebbe vivo”.
Complessivamente, sono 144 le persone indagate nell’operazione denominata “Medical Market”, alle quali sono stati notificati altrettanti avvisi di garanzia per i seguenti reati: omicidio volontario, falso ideologico e materiale in atto pubblico, corruzione, peculato, frode e truffa ai danni dello Stato.
Sette, invece, gli arresti: quattro persone sono state poste agli arresti domiciliari, due hanno ricevuto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e un’altra, un avvocato, la sospensione dalla professione forense.
Inoltre, nel corso dell’operazione, che vede l’ospedale di Corigliano al centro dell’indagine, sono stati scoperti 45 falsi invalidi e numerosi casi di assenteismo.
Federica Grisolia