Fattorie aperte in Calabria per riscoprire la natura
L'evento è stato presentato a Rende
“Fattorie aperte in Sila” allarga gli orizzonti e diventa “Fattorie aperte in Calabria”. La nuova fase della manifestazione turistica, che vede come protagonista le fattorie calabresi e che si avvia a raggiungere i dieci anni di attività, è stata presentata qualche giorno fa presso la sede della Federazione Calabrese delle BCC (Banca di Credito Cooperativo ndr). Per l’occasione erano presenti il presidente e il direttore della Federazione delle BCC, Nicola Paldino e Pasquale Giustiniani; il consigliere regionale Mauro D’Acri; il sindaco di Spezzano Sila, Tiziano Gigli; il vice presidente nazionale e il presidente provinciale della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), Alessandro Mastrocinque e Nicodemo Podella; il presidente regionale di Confagricoltura, Alberto Statti e l’imprenditore agricolo Mario Grillo, artefice della manifestazione.
«Anche la Calabria può trovare al proprio interno buone pratiche da potenziare ed estendere su tutto il territorio regionale – ha detto il presidente della Federazione delle BCC, Nicola Paldino – e la nascita di Fattorie Aperte in Calabria, sulla scia degli ottimi risultati riscontrati da Fattorie Aperte in Sila, ne è la concreta dimostrazione».
Mario Grillo, vicepresidente nazionale dell’Associazione Turismo Verde, ha invece illustrato le novità di “Fattorie Aperte”. «Il 2015 è un anno importante – ha detto Grillo – La nostra manifestazione è l’unica in Calabria ad avere il patrocinio ufficiale di EXPO Milano e, nel suo decimo anno, si avvia ad allargare i confini a tutto il territorio regionale. “Da Fattorie Aperte in Sila a Fattorie Aperte in Calabria” è un percorso lungo il quale abbiamo programmato la nascita di una vera e propria filiera. Lavoreremo con le associazioni agricole, con le BCC, con i GAL, e con chiunque sia interessato, per la nascita di “Fattorie Aperte sul Pollino”, “Fattorie Aperte nelle Serre Catanzaresi”, “Fattorie Aperte in Aspromonte”. L’intento è quello di aprire le fattorie al mare, in collina, nella selvicoltura, nella pastorizia e in ogni ambito si producano i prodotti della terra».
Pasqualino Bruno