«Lattarico non è una “terra dei fuochi”». Le indagini dell’Arpacal smentiscono il “pentito”

Le recenti analisi specifiche condotte dall’Arpacal hanno accertato che nel comune di Lattarico non sono stati seppelliti rifiuti pericolosi, così come aveva insinuato un “pentito” alcuni mesi fa dichiarando che per decenni nel sottosuolo dell’appennino cosentino venivano interrati rifiuti tossici provenienti dalla Campania. Quelle dichiarazioni avevano allarmato la popolazione ma oggi vengono smentite – a dare la notizia è il consigliere regionale Giuseppe Graziano – dalle indagini dell’Arpacal (Agenzia Regionale Protezione Ambiente CALabria) in risposta anche alle preoccupazioni del sindaco di Lattarico, Antonella Blandi.
Lo stesso Graziano aveva presentato, nell’agosto scorso, una specifica mozione in Consiglio regionale e aveva scritto all’Arpacal per sollecitare l’attivazione di tutte le procedure di verifica del territorio. «Lattarico non è una terra dei fuochi – commenta Graziano -. Ora serve maggiore impegno, soprattutto da parte del Governo regionale, nell’investire risorse in un progetto di credibilità, per le aspettative di rilancio economico dell’intero comprensorio appenninico cosentino».
Vincenzo La Camera