Cosenza, operazione “Black out”. Furto e ricettazione rame, arresti
Quattro persone sono state arrestate e poste ai domiciliari ed altre nove sottoposte ad obblighi per ricettazione e riciclaggio di rame di provenienza furtiva, nel corso di una operazione compiuta dagli agenti della polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza. All’interno di alcune società di autodemolizione cosentine confluivano ingenti quantitativi di cavi di rame rubato a società operanti nel settore energetico, delle telecomunicazioni e dei trasporti, per poi essere nascosto ed inviato ad altre società collegate – operanti in altre province – che provvedevano ad inserirlo nel mercato legale. Con questa operazione, denominata “Black out”, tra Cosenza e Lamezia, è stata smantellata una vera e propria centrale di ricettazione e riciclaggio di cavi in rame di provenienza furtiva il cui giro d’affari è stato stimato dagli investigatori in oltre 1.500.000 euro.
Il rame (sia pulito che bruciato) introdotto al suo interno, quantificato dagli investigatori tramite attività di videosorveglianza e intercettazioni in decine di tonnellate, veniva sigillato all’interno di alcuni container, al di sotto di uno strato di pneumatici fuori uso o nascosto all’interno dei veicoli da demolire accatastati all’interno dei piazzali delle aziende per poi essere caricato a bordo di mezzi, occultato sotto altri tipi di rifiuti. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza, sono stati costantemente monitorati nel tempo dagli investigatori della Polizia di Stato e del Corpo Forestale. Sotto sequestro le aziende e i mezzi utilizzati per il trasporto.
La redazione