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“Cantata per Bia”. I versi diventano orazioni d’Amore

“Cantata per Bia”. I versi diventano orazioni d’Amore
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di Federica Grisolia

E’ un intreccio di poesia e musica con cui l’anima di Fernando Incurvati fa sentire la sua voce, l’opera “Cantata per Bia”, che raccoglie all’interno di un’unica cornice momenti e spunti di condivisione emotiva, pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore e disponibile anche nella versione e-book. «Considero questa raccolta di versi – spiega l’autore, psicologo e psicoterapeuta di Roma – come una cantata, perché le risonanze che ci derivano dalla poesia sono profondamente intrise di una sensibilità di tipo quasi musicale». La presenza di Bia – donna amata da Fernando a cui è dedicata l’intera opera – attraversa con profondità tutti i versi, tanto da sviluppare riferimenti affettivi anche nei confronti di altre persone che in qualche maniera le sono intimamente legate. Sono liriche pregne d’amore: un amore incondizionato nella sua forma più pura e genuina, che è passione e dedizione, cura costante, fiammella da alimentare quotidianamente e fonte di energia. «Potremmo dire che poesia, musica ed ogni altra forma di arte sono le vie maestre per far assurgere l’Amore alle vette più alte ed emotivamente concepibili della sua espressione. Ed effettivamente è così. Chi sa gestire con sentita perizia gli strumenti che l’arte ci offre per celebrare le cose belle della vita riesce a comunicarci quanto è fondamentale questo sentimento nei destini umani». Ma, nonostante la poesia riesca ad essere lo specchio dell’anima, l’autore è convito che il mistero profondo dell’amore non sia del tutto svelabile: rimane almeno in parte oscuro anche per chi con delicatezza gli si avvicini per carpirne l’intimo senso. «L’Amore non va compreso, va vissuto. Vissuto senza l’ingombrante esigenza di far del tutto luce nel suo magico mistero».

Bia rappresenta il modello, il percorso ideale in cui Fernando Incurvati – con un linguaggio evocativo, ricco di metafore, similitudini e punti di sospensione – si sofferma sui diversi aspetti della sensibilità umana: il mondo delle persone, ma anche la dimensione della natura con tutti i suoi elementi che la rendono mirabile. Il sole, il mare, il vento, il cielo, il fuoco, la luce e l’ombra. «Se la memoria, come dicono gli studiosi, è ricostruttiva, allora anche la descrizione, ben lungi dall’essere piatta ed intellettivamente prosaica, è sempre il frutto delle proiezioni che lo scrittore, incalzato da tutto ciò che vivendo abbia interiorizzato, vi riversa, personalizzando di sé l’oggetto e perfino lo stile del suo scrivere. E quindi in un certo senso il cerchio viene a chiudersi: realtà e creatività si sono reciprocamente compenetrate». Nella scrittura di Incurvati, la realtà, esterna o interiore che sia, è la base di partenza, la dimensione strutturale dalla quale non si può prescindere, a cui si unisce la creatività, diventando i due necessari poli attraverso cui si dipana il corso della vita umana. «La raccolta – scrive, nella Prefazione, il maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore – è chiaramente pensata per essere letta ad alta voce. Il ritmo è incalzante, spesso scandito da enjambement, anafore, parallelismi. Ogni poesia sembra una cantilena, una preghiera laica, un’invocazione».

“Cantata per Bia” sarà in esposizione negli spazi Aletti Editore al Salone Internazionale del Libro di Torino, che tornerà ad animare il Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2026. «Si tratta di una impareggiabile vetrina per chi coltiva l’arte della scrittura – commenta l’autore -. Uno dei migliori e più gratificanti riconoscimenti possibili. Dall’altro lato, però, sento che i miei interlocutori morali sono non soltanto i colti cultori della lettura ma anche tutti coloro che vivano di sensibilità e delicatezza». La poesia di Fernando Incurvati è tutta incentrata sulla bellezza dell’Amore. Amore in ogni sua accezione. Per una persona, per le passioni coltivate dentro di noi. Amore per la vita. «Se amiamo, allora sentiamoci felici quando, nell’amare, il nostro cuore ha saputo individuare la persona giusta, quella che veramente ci offre i più fertili e meravigliosi contributi a far sì che noi si pervenga a fare della nostra vita un capolavoro».

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