Rossano, anche il vescovo Marcianò in difesa del Tribunale
In questi giorni, a Rossano, tiene banco la notizia della paventata chiusura del Tribunale di Rossano. Dal 7 giugno, infatti, sono state sospese tutte le udienze per iniziare un sit-in di protesta, dinanzi al Palazzo di Giustizia rossanese, al fine di continuare a garantire la sicurezza e la legalità nell’intera Sibaritide. Molti i messaggi di solidarietà da parte delle autorità del territorio. Fra questi, dunque, vi è anche quello del padre Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati, S.E. Mons, Santo Marcianò (nella foto), il quale ha dichiarato: “Desidero esprimere la mia adesione e il mio sostegno alla richiesta che venga accantonata la paventata decisione di chiusura del Tribunale di Rossano.
Il mio augurio – prosegue nella sua riflessione il presule della chiesa locale – è che tutte le forze politiche calabresi sappiano esprimere il loro impegno a difesa della legalità e della giustizia, con maggiore forza e convinzione. Il progetto di chiusura di alcuni tribunali calabresi, tra cui quello di Rossano, rappresenta un messaggio devastante per una terra chiamata ad un maggiore e più incisivo impegno di lotta alla criminalità organizzata e ad ogni forma di illegalità diffusa. E’ proprio in un tempo di crisi – ha poi concluso Marcianò – che bisogna promuovere un impegno coraggioso e chiaro nella lotta alla criminalità. L’azione di una giustizia efficiente è la via principale per lo sviluppo della nostra terra.” Con queste significative parole, dunque, si chiude il messaggio del Vescovo di Rossano che, da sempre, rimane sensibile alle diverse problematiche della gente e del territorio. Tutti, infine, si augurano che vi sia una rapida soluzione all’annosa vicenda, in cui prevalga il buon senso del Governo centrale, affinché possa essere scongiurata la soppressione del Palazzo di Giustizia operante in un territorio dove si registrano, tuttora, dati allarmanti.
Antonio Le Fosse