Soppressione Tribunali. Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno invita a mobilitazione generale
Continua la politica di soli tagli nel territorio calabrese che sembra ormai non avere più un minimo di certezze per il futuro. Questa volta il prezzo più alto da pagare risiede nella tasche dei territori del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno che nel giro di poco tempo hanno dovuto fare i conti con la soppressione dei loro apparati giudiziari. Oltre agli uffici dei giudici di pace ad essere danneggiati sono stati, i Tribunali di Castrovillari, di Rossano e di Paola. Le azioni intraprese in queste ultime settimane da parte dei Sindaci, sono state determinanti per tenere alta l’attenzione verso il Governo «ma è necessario – scrive la Cgil comprensoriale – ampliare il campo d’azione coinvolgendo le popolazioni di tutto il Comprensorio per cercare di trovare una reale soluzione al problema». La situazione risulta essere ancora più grave se considerata al fianco dei molteplici problemi che da sempre la regione Calabria si trova a dover fronteggiare. «Il lavoro sparisce dall’agenda del Governo, i territori sono abbandonati al loro destino, vengono tagliati treni e trasporti pubblici locali, si chiudono le scuole, si bloccano le opere infrastrutturali. Cosa deve succedere ancora? La Regione Calabria in tutto questo processo non riesce a rappresentare gli interessi dei cittadini e dei lavoratori calabresi e lo stesso Governo Regionale diventa spettatore passivo di fronte ad eventi che penalizzano in modo notevole tutto il territorio», continua la nota del sindacato. «È giunto il tempo di una nuova e ampia mobilitazione generale unitaria a difesa di tutto il territorio, per aprire il tavolo nazionale con il Governo sui temi della giustizia, della salute, del lavoro, dell’istruzione e della mobilità». Questo l’invito della CGIL Pollino-Sibaritide-Tirrenoe del suo segretario Angelo Sposato.
Arianna Calà