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Delegazione di Trebisacce in visita a Venosa nel segno dell’archeologia

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Una delegazione di Trebisacce ha fatto visita al comune in provincia di Potenza, Venosa, per rafforzare i legami tra le due comunità. Accompagnati dal sindaco di Venosa, Tommaso Gammone, dall’assessore alla cultura, Carmela Sinisi, e dalla professoressa Marirosi Lagala, i cittadini di Trebisacce hanno potuto visitare, in funzione di uno scambio interculturale che da tempo lega le due realtà, la città lucana, patria di Orazio, scoprendo Palazzo Calvini, le catacombe ebraiche, il Parco Archeologico e l’Abbazia della Santissima Trinità, per poi degustare i prodotti tipici, tra tutti l’ottimo vino Aglianico. «C’è un’affinità di intenti – ha dichiarato il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, che ha accompagnato la delegazione di Trebisacce insieme alla delegata al Turismo Franca Aloise e all’assessore alla Pubblica Istruzione Roberta Romanelli – una visione condivisa con l’amministrazione comunale di Venosa, che sarebbe riduttivo chiamare semplice amicizia. La gentilezza e l’accoglienza che il sindaco Gammone e tutti i suoi collaboratori hanno riservato alla comunità di Trebisacce, testimonia un legame che affonda le proprie radici in un modo di intendere il turismo e i rapporti umani che supera l’interlocuzione istituzionale».

A conclusione della giornata le due comunità cittadine hanno partecipato ad un convegn, dedicato ad uno dei temi che lega i due comuni, cioè il popolo degli Enotri, dal titolo “Venosa tra la Protostoria e l’Età Romana”, durante il quale, dopo l’introduzione di Sabrina Mutino, ispettore di zona della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (SABAP) della Basilicata hanno relazionato Tullio Masneri, presidente dell’associazione Asas (Associazione per lo Sviluppo dell’Archeologia nella Sibaritide) a cui è affidata la gestione del Parco Archeologico di Broglio a Trebisacce; Alessandro Vanzetti, responsabile della campagna degli scavi nel Parco Archeologico di Broglio e Massimo Osanna, direttore generale del Parco Archeologico di Pompei.
Nell’ambito del convegno è emersa un’importante ipotesi progettuale avanzata dal professor Vanzetti, il quale ha messo in evidenza la necessità di creare una rete che colleghi una serie di siti archeologici legati tra di loro da comuni caratteristiche, come i parchi archeologici di Broglio e Venosa, lavorando al fine che tale rete possa essere riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’umanità dall’Unesco, come già avvenuto in altri paesi dell’Unione Europea.

Vincenzo La Camera

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