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Papa (Mpa): «Nord Calabria in Basilicata per evitare desertificazione»

Papa (Mpa): «Nord Calabria in Basilicata per evitare desertificazione»
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(Riceviamo e pubblichiamo) – L’alto Tirreno e l’alto Jonio non hanno molta libertà di scelta, di fatto sono stati secessionati e per evitare che i relativi territori diventino il deserto dei tartari di Buzzantiniana memoria, non rimane che abituarsi all’idea, almeno temporanea, di una inevitabile migrazione verso la Basilicata. Dopo la chiusura degli ospedali di Praia a Mare, San Marco Argentano, Cariati, Trebisacce e l’assoluta mancanza di ogni minima forma di assistenza, l’ultima bordata viene dalla chiusura delle sezioni staccate dei Tribunali di Scalea e Rossano. Scopelliti da una parte e Monti dall’altra hanno messo in atto vere e proprie campagne di desertificazione delle vaste aree: Servizi sanitari eliminati, attività giudiziaria soppressa, trasporti ferroviari inesistenti, mobilità urbana notevolmente ridimensionata, plessi scolastici e uffici postali ridotti. Entrambe le zone stentano a far decollare l’unica vera grande potenziale industria: il turismo; il caos dei pochi giorno d’agosto non può essere considerato tale. Tante le promesse di grandi opere viarie ed infrastrutturali che continuano ad infrangersi contro gli scogli dell’incapacità politica, appiattita da una improduttiva azione volta a gratificare singoli localismi a fini prettamente elettoralistici, le polemiche sul mare sporco lo dimostrano.

Per territori nati poveri e mantenuti tali, sanità, giustizia, viabilità, comunicazioni, costituiscono elementi determinanti per trasformare terre abbandonate in centri urbani e quindi in occasioni di lavoro, al contrario la loro soppressione ne causa spopolamento e desertificazione ed è ciò che sta avvenendo ed avverrà sempre più non solo nei tanti comuni montani e collinari ma anche in quelli costieri dei due mari. Eppure le peculiarità del vasto territorio dicono altro, anche razionalmente è assai difficile comprendere l’atteggiamento di vero e proprio rigetto da parte delle istituzioni regionali e governative verso il nord della Calabria, a meno che non ci sia dell’altro: una precisa volontà di voler dividere e quindi indebolire la provincia di Cosenza. Diversamente non esiste giustificazione alcuna alle scelte fino ad ora operate a danno di tali territori. Tra il deserto e la secessione rimane un’unica alternativa, la rivolta democratica, ma questa possono attuarla solo i cittadini tutti, sempre che ci sia la volontà e l’orgoglio di uomini liberi.

Raffaele Papa (coordinatore provinciale Mpa Cosenza)

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Domenico Pittino
Domenico Pittino
12 anni fa

Legami storici, culturali, …molte cose ci accomunano alla Basilicata. Persino la Diocesi è stata, ed è ancora nelle tradizioni sacre, “un luogo comune”: …Oriolo, Canna, Nocara e altri centri dell’Alto Jonio Cosentino, appartenevano alla Diocesi di Tursi, da cui ci si è distaccati solo l’8 Settembre 1976. Per non dire …che sin dall’VIII secolo eravamo anche NOI parte dell’antico Principato di Salerno, ecc., ecc.
Storia e cultura comuni si perdono nel tempo dunque, …ma quello che oggi ci porta più a considerare un’ “appartenenza” alla Basilicata o, per chi vuole, un “distacco” dalla Calabria, sono le condizioni di disagio e di vita.
Dispiace dirlo, ma la Calabria Amministrativa, dall’alto dei suoi doveri e poteri, ha regalato alle nostre Terre Joniche solo sciagure. Viene in mente il famoso proverbio:
“Se a una persona regali un pesce oggi …gli dai da mangiare per un solo giorno, …se gli insegni invece a pescare …lo farai mangiare per tutta la vita”.
…E cosa è successo a questa Nostra Terra??????
Ci sono stati regalati solamente pesci (ogni 5 anni), …il resto non si è mai visto, considerato, …ci siamo sempre persi nel nulla di una falsa democrazia, solamente cantata a squarciagola ma mai del popolo.
Si è sempre cercato di “cambiare” uomini e politica …senza mai riuscire a ottenere qualcosa di buono; …dunque la domanda è:
“è arrivato il momento di dire BASTA? …E dire BASTA cosa significa e cosa può significare per il popolo dell’Alto Jonio Cosentino?”
Il coordinatore Papa ha colto nel segno il pericolo, l’articolo mi piace!!!, …e devo dire, che ha anche maledettamente ragione quando sottolinea con assoluto senso di responsabilità:
“… Tra il deserto e la secessione rimane un’unica alternativa, la rivolta democratica, ma questa possono attuarla solo i cittadini tutti, sempre che ci sia la volontà e l’orgoglio di uomini liberi”.
La parola al Popolo, dunque.
Domenico Pittino – Nocara –