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Amendolara e il Ferragosto elettorale. Corsa alle candidature tra vecchie dinamiche e qualche novità

Amendolara e il Ferragosto elettorale. Corsa alle candidature tra vecchie dinamiche e qualche novità
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Le temperature roventi di questi giorni infiammano ancora di più la campagna elettorale ad Amendolara che comunque, nonostante i tempi, sembra si stia ancora trascinando e sviluppando nel solco delle vecchie dinamiche di paese. La speranza della comunità è che si possano fare spazio anche sprazzi di meritocrazia nel mezzo di dinamiche ormai obsolete nella ricerca dei candidati consiglieri. Nel frattempo, in attesa dei pranzi di Ferragosto da dove spunteranno selfie più o meno compromettenti, cresce l’attesa per conoscere le liste che saranno ufficializzate il 3 settembre, un mese prima della tornata elettorale. Ad oggi la discussione ruota attorno a quattro gruppi consolidati ma che stanno discutendo tra di loro, lontani da occhi indiscreti. E cioè lo schieramento del sindaco uscente Antonello Ciminelli, frenato dalla normativa nella corsa verso il suo terzo mandato ma pronto a scendere in campo come candidato consigliere. Sono ancora diversi gli interventi da portare a termine per pensare che l’avvocato possa farsi da parte dopo dieci anni di buona amministrazione. Ma serve un capolista. Due i nomi che circolano in queste ore. Uno più istituzionale e se vogliamo d’obbligo nel solco delle gerarchie ed è quello dell’attuale vice sindaco Pasquale Aprile, persona capace nella gestione burocratica della macchina amministrativa. E poi una eventuale new entry rappresentata da Antonio Calienni, commercialista sulla soglia dei 40 anni che in questi giorni sta cercando di compattare un gruppo di giovani attorno a sé.

Poi abbiamo il sodalizio che per primo è uscito alla scoperto e cioè quello rappresentato dal candidato a sindaco Antonio Ruina. L’architetto ha puntato su un gruppo prettamente politico che richiama anche ad Amendolara l’apparentamento governativo tra Pd e Movimento Cinque Stelle. Invece il gruppo che fa capo ad Antonio Liguori e quello che si sta plasmando attorno all’architetto Maria Rita Acciardi – già sindaco dal 1993 al 2001 ed oggi consigliere federale Figc – si presentano con una connotazione più civica. L’imprenditore agricolo Liguori, oggi vicino a Forza Italia, ha avuto già esperienze amministrative in passato ed è stato sempre presente nelle ultime campagne elettorali, senza però mai riuscire a portare a termine il suo progetto. Potrebbe essere questa la volta buona? Vedremo. E comunque il suo gruppo annovera anche qualche scontento della prima e della seconda squadra di Ciminelli. La storia insegna che quattro liste per Amendolara, che non arriva a 2800 abitanti, sono davvero troppe. E pertanto, alla fine, non è escluso che saranno due le squadre che si presenteranno ai blocchi di partenza, forse con qualche ritiro illustre. E poi è anche vero che la presenza di quattro liste testimonierebbe una carenza di dialogo nell’agone politico, con i circa 50 candidati consiglieri che si presenterebbero incapaci di fare un passo indietro in nome del bene comune. Di certo nei prossimi anni le politiche europee del Recovery Plan consegnereranno al Mezzogiorno importanti finanziamenti che i sindaci dei piccoli comuni non possono lasciarsi sfuggire. In questo caso, sarebbe l’ultimo fallimento che affosserebbe definitivamente questo comprensorio.

Vincenzo La Camera

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GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
3 anni fa

Non sono d’accordo affatto su quando sostenuto dal Direttore.La democrazia non pone alcun limite di presentazione politica.Alcun veto in virtù di una fantomatica dispersione di concretezza amministrativa. Personalmente auspico la presentazione di quattro liste semplicemente perchè ognuna di esse non ha alcun legame di logigità nel modo di pensare e concepire un percorso amministrativo comune.Troppe distanti le divisioni.Troppo attaccamento alla conservazione del potere.Ben vengano ,quindi, quattro liste e libera scelta agli elettori.Grazie democrazia.