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Rossano. Dibattito su prevenzione tumore seno. «Non abbandoniamo la dieta mediterranea»

Rossano. Dibattito su prevenzione tumore seno. «Non abbandoniamo la dieta mediterranea»
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di Antonio Le Fosse – Iniziativa della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) di Rossano, in occasione della settimana rosa, che avuto luogo presso l’Auditorium del Liceo Scientifico. Nella serata di mercoledì 26 ottobre 2022, dopo l’inno nazionale ed i saluti del Dirigente Scolastico Antonio Franco Pistoia, si è dato vita ai lavori del convegno. Tema dell’incontro: “Un viaggio per la prevenzione e cura del tumore al seno”. All’incontro-dibattitto, coordinato dalla prof.ssa Stefania Rossi (Presidente della FIDAPA), hanno preso parte il dott. Pietro Giorgio Costa (Medico Chirurgo Senologo) il quale si è soffermato su prevenzione e diagnosi precoce dei tumori alla mammella attraverso l’utilizzo di alcune slide proiettate su un maxi-schermo con alcuni dati statistici; la dott.ssa Marina Susi (Medico Oncologo) che ha parlato di prevenzione che è la migliore amica di ogni donna; la dott.ssa Maria Sommario (Chirurgo Plastico Ricostruttivo) che ha incentrato la sua relazione sulla ricostruzione mammaria post-oncologica; la Dott.ssa Pasqualina Sprovieri (Nutrizionista) che ha parlato di nutrizione e sistema immunitario. L’incontro ha voluto puntare i riflettori su una malattia che, nel 2021, ha visto colpite 55 mila donne. «Di questo problema non se ne parla mai abbastanza – ha dichiarato la Presidente della Fidapa di Rossano – così abbiamo deciso di organizzare questo appuntamento con gli specialisti del settore. Sensibilizzare e far conoscere il problema sono i primi passi per vincere una battaglia che riguarda tutte noi». Contro il cancro al seno, come del resto per molti tumori, l’arma più efficace è il tempo e la prevenzione. La salute passa principalmente dalla prevenzione, in tal senso visite e screening sono il primo passo per sconfiggere questo male. Al centro del dibattito è stata posta anche l’alimentazione.

“Gli studi, negli anni, hanno dimostrato che il 40% delle neoplasie sono causate da un’alimentazione sbagliata – ha precisato la dottoressa Pasqualina Sprovieri (esperta in nutrizione) – stiamo abbandonando la dieta mediterranea in favore del cosiddetto cibo alternativo figlio di una cultura più occidentale in cui regna il junk-food, ossia cibo spazzatura. Nessuno dice che non possiamo toglierci qualche sfizio, che non possiamo mangiare dolci o cibi saporiti, ma questo non deve essere la regola. Affettati e preparazioni eccessivamente salate possono causare gravi danni su più livelli per il nostro organismo». La dottoressa Marina Susi (Responsabile dell’Unità Semplice Dipartimentale di Oncologia presso l’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera), invece, ha sottolineato che «Le nuove cure hanno segnato un cambio di passo e una rivoluzione del paradigma terapeutico. Conosciamo meglio la malattia, sappiamo come intervenire e adesso possiamo contare sugli anticorpi monoclonali ed abbiamo l’opportunità di associare alla chemio la terapia biologica». Vista l’alta percentuale di guarigione bisogna pensare anche al post-operatorio, e su questo tema è intervenuta il chirurgo plastico ricostruttivo Maria Sommario sottolineando quanto sia importante recuperare la propria femminilità e il benessere psico-fisico attraverso interventi di ricostruzione. L’appello finale, dopo i diversi interventi dei relatori che hanno rapito letteralmente l’attenzione del numeroso pubblico seduto in platea, è quello di mettere in atto azioni di screening e prevenzione per evitare di compromettere il proprio stato di salute. La ricerca sta lavorando, da anni, per sconfiggere il cancro.

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