Versi che viaggiano come “Nuvole” tra il quotidiano e l’invisibile
di Federica Grisolia
“Nuvole” è un’opera che invita il lettore lungo un piccolo tratto di un percorso interiore, alla scoperta di sé. Si lascia trasportare dai moti dell’ispirazione che nascono nei suoi luoghi del cuore, lontana da riflessioni fredde e impostate, l’autrice Saveria Cataldo, che nei suoi versi affonda nelle piccole cose per poi toccare l’invisibile. «Adoro le nuvole e ho scritto più poesie che ruotano intorno a questo fascinoso oggetto di contemplazione – spiega la poetessa che vive a Torino, a pochi passi dal fiume Po – ma solo alcune si affacciano nella raccolta. Le nuvole mi riportano alla finitudine umana, a tutto ciò che trascorre». L’opera – che arricchisce la collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore e disponibile anche nella versione e-book – è un continuo fluttuare tra la ricerca interiore, il profumo del tempo, l’io che oscilla tra le alterne vicende umane, la solitudine, la consapevolezza nell’attimo presente, la preoccupazione rispetto alla sempre più urgente questione ecologica. Il tutto con uno stile disadorno ed essenziale, che non corre dietro a rime baciate o chissà quali schemi metrici. «Uso e voglio mantenere viva la punteggiatura che è un’arte con cui mi sento in sintonia, ma anche il ritmo, il silenzio, l’ispirazione. E, l’inespresso, che occupa un posto d’onore perché, abbracciando me, può abbracciare chi legge».
Un linguaggio che rispecchia la bellezza delle piccole cose, “impastato di quotidianità”, che vuole cogliere il momento, con lo sguardo sempre rivolto verso l’alto. «La vita è forse altrove, al di là del momento presente?». Attraverso la parola, ogni poesia è un passo che accompagna alla scoperta di sé, di un frammento nascosto o inespresso, di un’ordinarietà che profuma di spiritualità. «La meta è il viaggio stesso – afferma l’autrice -. Ciò significa che non bisogna mai perdere di mira la perfezione o almeno un piccolo miglioramento di noi stessi, in tutto ciò che facciamo, un passo alla volta. Questo viaggio non si ferma alla prima stazione». Per Saveria la poesia è catartica e salvifica. «Leggendo Pronto Soccorso di Poesia emerge al meglio l’dea di una poesia che può soccorrere e guarire. Leggiamola davvero, accogliamone la carica evocativa: avvertiamo, almeno, che la poesia ci apra un po’ il cuore. E ci aiuta ad accogliere la vita così com’è».
«È un libro intimo, mai autoreferenziale – scrive, nella Prefazione, il maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore – che riesce a coinvolgere il lettore in un tragitto in cui è facile immedesimarsi, per le tematiche e la sensibilità con cui tratta argomenti vividi e reali. La poetessa sceglie una forma limpida, priva di ornamenti inutili, per indagare le contraddizioni e le bellezze dell’essere umano. La sua voce è consapevole, ironica quando serve, profondamente empatica e lucida».
L’opera di Saveria Cataldo sarà in esposizione negli spazi Aletti Editore al Salone Internazionale del Libro di Torino, la più importante fiera dell’editoria italiana, dal 14 al 18 maggio 2026. «E’ una vetrina importante e imponente, e il mio libro dovrebbe sentirsi onorato, a proprio agio e acclimatato in un luogo così confortevole. Ma quello che si aspetta Nuvole non è tanto il comfort del luogo quanto la possibilità di essere davvero sfogliato e davvero letto. Chi ama ancora leggere un libro e ancor di più una raccolta di poesie di una poetessa sconosciuta? Questa domanda rimane aperta a qualsiasi sorpresa».

