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Trebisacce, quale futuro per la storica “cava di argilla”?

Trebisacce, quale futuro per la storica “cava di argilla”?
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Area cava trebisacceSarà finalmente risanata e diventerà un parco verde attrezzato l’area dell’antica “cava” di argilla? E’ quello che i trebisaccesi non più tanto giovani si augurano perché essa rappresenta un tassello importante della storia di Trebisacce. In realtà la cosiddetta cava per lunghi anni ha fornito la materia prima (argilla) alla fornace ed ai rinomati vasai di Trebisacce. Oggi invece, seppure delimitata da un’alta recinzione, versa in condizioni di estremo abbandono. Si tratta, secondo gli ambientalisti, di un’area di particolare pregio naturale perché nel suo prezioso eco-sistema, costituito da una fitta vegetazione lacustre e da un laghetto artificiale, proliferano particolari esemplari di fauna e di flora in via di estinzione.

Chiusa ormai da anni la grande fabbrica di laterizi e tramontata purtroppo la tradizione dell’arte vasaia, il sito della vecchia cava, che fino a qualche anno addietro veniva curato dal Consorzio di Bonifica Integrale, risulta abbandonato e rischia di essere ricoperto da vegetazione spontanea e di diventare quindi inaccessibile. Per la verità l’attenzione verso questo luogo della memoria non è venuto mai meno, ma sono mancate finora occasioni per un investimento che potesse recuperarne il valore storico ed ambientale. Oggi invece ci sono in atto ben tre ipotesi di recupero e valorizzazione.

La prima l’ha pensata l’amministrazione comunale che, nel contesto delle “opere compensative” di cui dovrebbero beneficiare i comuni che saranno interessati alla realizzazione della S.S. 106 a 4 corsie, ha chiesto alle imprese aggiudicatarie dei lavori il recupero e la riqualificazione dell’antica “cava”. Ma accanto a questa prima ipotesi, ce ne sono altre due altrettanto allettanti: una da parte dell’architetto Simona Conte che ha predisposto un progetto di “potenziamento infrastrutturale per migliorare l’offerta turistica” col quale intende concorrere all’assegnazione di fondi previsti dal programma Leader gestite dal Gal Alto Jonio “Federico II” e l’altra presentata al comune dal geometra Giuseppe Vincenzi in qualità di presidente del Consorzio dei Giardini di Trebisacce. Con quest’ultima proposta il Consorzio dei Giardini chiede la concessione pluriennale dell’area e si impegna alla sua custodia, alla pulizia, alla manutenzione, alla messa a dimora di altre essenze vegetali e chiede di potervi installare ad uso di servizio una struttura amovibile in legno.

L’amministrazione comunale, proprio per non perdere nessuna di queste opportunità, ha lasciato aperte tutte e tre le ipotesi.

Pino La Rocca

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