Turismo Alto Jonio, ancora tanto da fare. Novità da Roseto, ma qualcuno si lamenta per i rifiuti
Se l’Alto Jonio cosentino vuole davvero investire sul turismo, in maniera importante, allora è giusto prendere coscienza che gli ormai canonici “10 giorni” di agosto non rientrano affatto nel contenitore ricettivo che un territorio può mettere a disposizione, ma rispecchiano semplicemente un aumento fisiologico delle presenze sul territorio dovuto a fattori contingenti che esulano assolutamente l’offerta turistica. E cioè: un caro vita comunque basso rispetto alla media nazionale; mare pulito; gratuità dei servizi (parcheggi, spiaggia libera, strutture sportive); ritorno degli studenti e dei lavoratori che vivono al Nord Italia; “aficionados” delle regioni limitrofe che trascorrono le loro vacanze estive nell’Alto Jonio da anni. Ma il turismo è un’altra cosa.
In questo contesto il comune di Roseto Capo Spulico si è comunque distino per due lodevoli iniziative. La prima, il progetto “Estate sicura” che tra le altre cose ha messo a disposizione dei bagnanti una postazione di salvamento con quattro bagnini. Bene, se in altre parti d’Italia questo può apparire scontato, da queste parti è una notizia. Infatti, su quante altre spiagge libere dell’Alto Jonio i comuni hanno provveduto a realizzare una postazione di salvamento?
La seconda novità che il comune di Roseto ha presentato quest’anno è quella dell’info point sul lungomare a disposizione di cittadini e turisti dove poter conoscere tutti gli appuntamenti ricreativi in calendario, nonché chiedere lumi su dove poter mangiare e dormire, e cosa visitare. Nonché tutte le altre informazioni che ruotano attorno al concetto di accoglienza del turista. E non per un ultimo, è stato realizzato privatamente dai dinamici ragazzi della Virtual Community rosetana (che si sono occupati anche della gestione dell’Info Point) in collaborazione con l’agenzia immobiliare Obiettivo Casa un Hot Spot gratuito dove potersi connettere ad internet mediante una semplice registrazione. Mentre otto comuni dell’Alto Jonio (capofila Amendolara, Canna, Nocara, Roseto, Montegiordano, Castroregio, Oriolo, Rocca Imperiale) ancora non riescono a rendere operativo un progetto costato 180 mila euro e che dovrebbe consentire la connessione wi-fi in vari punti dei comuni. Così come Trebisacce che aveva promesso alcuni mesi fa una connessione libera in piazza della Repubblica, e di cui ancora oggi non c’è traccia.
Ritornando al comune di Roseto, però, sono giunte delle segnalazioni al nostro giornale in merito ad una particolare gestione dei rifiuti che ha fatto storcere il naso a qualche turista che come tanti ha acquistato casa a Roseto (l’episodio è stato anche segnalato in maniera molto civile all’info point sul lungomare). Ad esempio, si lamenta, «che tutte le notti da giugno a settembre, intorno alle 4 del mattino, il camion della nettezza urbana passasse a ritirare i rifiuti dai cassonetti», disturbando per rumore e odore il sonno di qualche turista che probabilmente vede il suo balcone affacciarsi sulla via di passaggio del camion (come testimonia anche un video inviato in redazione).
Oltre alla critica, però, ecco anche la proposta giunta in redazione: «Si potrebbe pensare – scrivono – per alleviare il disagio, di individuare un’area limitrofa al centro abitato dove allocare tutti i cassonetti della zona. Probabilmente i turisti anziché svegliarsi di soprassalto tutte le notti, preferirebbero fare qualche metro in più per andare a gettare la spazzatura».
Vincenzo La Camera