Trebisacce, continua a far discutere il destino della sede dei Vigili del Fuoco
Continua a far discutere il destino della la sede dei Vigili del Fuoco Volontari di Trebisacce: «L’attuale sede – è tornato a scrivere l’ex assessore Michele Tucci al presidente Oliverio – non è idonea e da un momento all’altro il Ministero dell’Interno, tramite il Comando Provinciale di Cosenza, sposterà il Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari presso un altro comune (Corigliano). E’ vero infatti – ha aggiunto – che il sindaco di Trebisacce sta cercando una sistemazione alternativa, ma purtroppo ad oggi, pur essendo trascorsi due anni, non si sono visti segnali concreti». E’ dunque in questi termini che Michele Tucci ha risposto al presidente della provincia Mario Oliverio il quale, a seguito di una sua sollecitazione, sull’eventualità di tale rischio aveva interpellato il Comandante Provinciale dei VV.FF. Ing. Gino Novello il quale aveva escluso categoricamente tale evenienza, assicurando la permanenza della Caserma dei Vigili del Fuoco a Trebisacce.
«Considerata la vastità del territorio servito dalla unità dei Vigili del Fuoco di Trebisacce, – aveva scritto il presidente Oliverio a Tucci – sarebbe assurda e priva di qualsiasi fondata motivazione un’ipotesi di spostamento della Caserma da Trebisacce. Del resto – aveva aggiunto l’on. Oliverio – il sindaco Mundo, con il quale sono costantemente in contatto, mi ha comunicato che sta cercando una sistemazione alternativa più consona e idonea… Per qualsiasi problematica potete quindi rivolgervi direttamente a lui, che sarà a vostra disposizione». Evidentemente la risposta del presidente Oliverio, per quanto significativa della sua puntuale sensibilità vero l’Alto Jonio, non ha tranquillizzato l’interessato il quale, interpretando le preoccupazioni degli addetti ai lavori e soprattutto quelle delle popolazioni locali, è tornato alla carica ricordando tra l’altro il pronto intervento dei VV.FF. di Trebisacce nei due recenti incendi di Trebisacce e Villapiana. «Il rischio dello spostamento è tutt’altro che scongiurato. Chiediamo pertanto – ha concluso Michele Tucci – un suo ulteriore intervento perché la questione è urgente e noi siamo convinti che solo attraverso la Sua azione si possa arrivare ad una rapida soluzione, auspicando che possa essere quella da noi suggerita nella precedente comunicazione».
Pino La Rocca