Dopo riapertura ospedale Praia. Avvocato Comune Trebisacce: «Succederà anche al “Chidichimo”»
L’avvocato Mormandi sulla riapertura dell’ospedale di Praia a Mare: «Presto la pronuncia del Consiglio di Stato sull’Ospedale di Trebisacce. Nei prossimi giorni presenteremo alla Suprema Corte “l’Istanza di prelievo” (una sorta di procedura d’urgenza) ed entro l’anno ci sarà il pronunciamento favorevole per il “Chidichimo”». Ne è convinto e lo ha ribadito per telefono l’avvocato Giuseppe Mormandi, residente in Puglia ma originario di Trebisacce, che segue per conto del comune di Trebisacce la via giudiziaria per la riapertura del Chidichimo dopo il fallimento di tutte le altre iniziative popolari e politiche. Le motivazioni addotte dai legali dei comuni di Praia e Tortora – ha aggiunto l’avvocato Mormandi – sono identiche alle nostre, così come è identica la Sezione (3^) e identico lo stesso giudice che la presiede; – tutto lascia presupporre dunque che il pronunciamento sia identico». Come si ricorderà il Tar di Catanzaro, pronunciandosi il 14 dicembre 2012, ha rigettato il ricorso presentato dal comune di Trebisacce dando ragione alle cosiddette “ragion di Stato” sostenute dai legali di Scopelliti e dell’Asp. E’ già da allora che il comune di Trebisacce, (da solo!!!), ha incaricato l’avvocato Mormandi di presentare ricorso alla Suprema Corte. Il supporto, più che doveroso, degli altri comuni dell’Alto Jonio (ben 16) avrebbe sicuramente rafforzato il ricorso, oltre che alleggerito le spese per ilo comune di Trebisacce, ma tant’è, ormai l’unità politica e lo spirito di appartenenza a questo lembo di terra, un tempo unito e coeso su tutto, è solo un ricordo del passato. Del resto però le ragioni sono identiche e la sentenza non dovrebbe discostarsi più di tanto. Rispetto al ricorso di Praia e Tortora c’è anzi un elemento rafforzativo, cioè “ad adiuvandum”.
Il ricorso presentato dal comune il 23 ottobre 2012, è stato infatti suffragato dalla “Vulnera srl” e dalle associazioni di volontariato “Pro loco di Trebisacce” e “Amici del Cuore” rappresentati e difesi dagli avvocati Luca D’Alba e Giuseppe Urbano. La Vulnera srl, titolare del Miramare Palace Hotel ha inteso ricorrere perché dalla riconversione dell’ospedale ne sarebbe derivato un danno economico in quanto i turisti, soprattutto i nuclei familiari, scelgono le località di villeggiatura anche in base alle garanzie di assistenza sanitaria offerta che, con un semplice CAPT al posto di un ospedale, diviene irrisoria. Anche la Pro Loco di Trebisacce, con il ricorso proposto, ha inteso difendere la sua azione di promozione turistica locale, fortemente inficiata dalla chiusura dell’ospedale. Infine, l’associazione “Amici del Cuore” ha inteso tutelarsi dopo la chiusura dell’Utic e della Cardiologia che, nel corso degli anni, ha operato interventi decisivi per la salute dei cittadini ed in particolare dei cardiopatici.
Pino La Rocca