Trebisacce, la visita del vice-ministro Nencini è stata «la solita passerella elettorale»
La visita dell’On. Riccardo Nencini a Trebisacce si è risolta nella solita passerella pre-elettorale che non ha dato alcun contributo alla soluzione dei tanti e gravi problemi che attanagliano l’Alto Jonio ed in particolare i paesi delle aree interne sempre più a rischio spopolamento. La pensano così i giovani delle associazioni culturali e di volontariato sociale che si battono come leoni, ma per la verità con scarsi risultati, contro una classe politica, di destra e di sinistra, che si dimostra sempre più inadeguata e sorda agli accorati appelli che provengono dalla società civile, soprattutto quella giovanile. In occasione della visita a Trebisacce del vice-ministro Nencini i giovani della R.A.S.P.A. che, come è noto, aggrega le “Associazioni della Sibaritide e del Pollino per l’Autotutela”, non sono riusciti a far sentire la propria voce e ad avere le risposte che tutti si aspettavano.
«Sottolineiamo innanzitutto – ha scritto sul web Isabella Violante a nome dei giovani della Raspa – che il dibattito previsto sui manifesti che annunciavano l’incontro con l’on. Nencini non è stato aperto e per porre le domande abbiamo dovuto farci spazio in mezzo ai tanti fans che volevano abbracciare il signor vice-ministro... Le risposte che noi ci aspettavamo ovviamente non le ha date neanche lui. Per uno strano caso del destino noi ci rivolgiamo sempre alla persona sbagliata! Anche in questo caso, infatti, i quesiti posti, a suo dire, non erano di sua competenza… Certo chiedere di viabilità al vice-ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è un’eresia… In realtà – ha aggiunto la portavoce dell’associazione “F. Vuono” di Alessandria del Carretto che nel mese di febbraio ha organizzato “La marcia…sul marcio…seguendo la rotta via” – verso la fine mi è parso di sentire che con un filo di voce abbia detto che, se chi è di competenza non risponde, vuol dire che avete i delegati sbagliati!!!! E vabbè… Poi, – ha scritto ancora la Violante – volevo portare all’attenzione di tutti l’infastidita impazienza di chi aspettava… Come se stessimo parlando del più e del meno, cioè di frivole amenità. Il fastidio invece è tutto mio visto che, anzicchè approfittare della circostanza per denunciare l’assenza delle istituzioni, ci si accontenta di un comizio e tutti commossi corrono a stringere le mani al personaggio di turno… Sorridevano con superiorità, ci schernivano come se non ci rendessimo conto di cosa facevamo…».
vnrIl post di Isabella Violante è stato variamente commentato. C’è chi ha scritto di Nencini come di «un vero ominicchio buono per tutte le stagioni…» e chi invece si è chiesto «cosa vengano a fare questi personaggi qui in questo posto…cosa devono venire a vedere?! Il già fatto (il nulla!) o quello che non si realizzerà mai» e chi infine ha scritto che «si fanno vedere solo in questo periodo e non certo per prendere atto dei problemi che ci ”affliggono”, ma perché il 25 si vota per le Europee… Eppure ho notato che per l’arrivo di personalità così illustri ”sono stati tirati fuori gli abiti della domenica…». Si tratta, forse, di quello stesso malcontento generalizzato che riempie le piazze di Grillo? Il rischio però, a nostro modesto avviso, è che, per mettere all’angolo una classe politica balbettante e/o assente, non si segua il solito qualunquismo che rischia di farci cadere dalla padella nella brace.
Pino La Rocca