Villapiana, sindaco Montalti richiama in Consiglio gli esclusi. Ma per Bria si tradisce volontà popolare
«Se la Maggioranza fa entrare nel civico consesso consiglieri che non sono stati eletti, tradisce quella volontà popolare che in democrazia è sovrana». A pensarla così e ad aprire il fronte della prima polemica con il nuovo esecutivo guidato dal sindaco Paolo Montalti è Luigi Bria uno dei due avversari di Montalti nella recente competizione elettorale. Bria ha infatti contestato energicamente la decisione della Maggioranza di voler fare dimettere dal consiglio i 4 assessori neo-eletti Cavaliere, Lo Giudice, Celeste e Falabella (diventano così assessori esterni), per far entrare in consiglio i 4 candidati rimasti fuori dopo l’esito del voto (Fioravanti, De Luca, Cesarini e Mastrota), tutti, tranne Mastrota, consiglieri di Minoranza uscenti. Per poter operare questa scelta, l’esecutivo ha approvato in consiglio, con i soli voti della Maggioranza, l’adeguamento dell’articolo 24 dello Statuto alla legge n. 56/’14 che regola “la rappresentanza di genere” e l’articolo 25 che invece riduce da 6 a 4 gli assessori e rende possibile, nei comuni al di sotto dei 15mila abitanti, la presenza di assessori esterni. Ovviamente la Minoranza guidata dal dottor Bria ha protestato e poi votato contro, mentre Ilaria Costa, l’altra rappresentante dell’Opposizione, si è astenuta.
Si tratta in realtà della prima “grana” per la nuova amministrazione comunale che, secondo quanto ha dichiarato fin dal primo giorno dopo il successo elettorale il primo cittadino, intende coinvolgere nell’attività amministrativa tutti i componenti della lista “Obiettivo Villapiana” al fine di poter meglio corrispondere alle aspettative della gente. «I cittadini di Villapiana, recandosi alle urne, – ha incalzato ancora il dottor Bria – hanno deciso democraticamente chi lasciare fuori dal consiglio comunale… Procedere alla modifica dello Statuto può essere pericoloso e certamente non è condivisibile perchè rende possibile far rientrare dalla finestra chi è uscito dalla porta principale». Il sindaco Montalti, da parte sua, ha ribadito che: «Il concetto da noi sostenuto in campagna elettorale è sempre stato quello di mantenere la squadra compatta e unita al fine di poter raggiungere insieme quanto programmato e questa unità è stata riconfermata anche dopo il voto. Abbiamo perciò deciso, unanimemente, che la squadra composta da 13 persone deve rimanere tale nell’interesse di Villapiana e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati E’ indiscutibile – ha aggiunto l’avvocato Montalti – che il popolo è sovrano, ma la rinuncia alla carica di consigliere comunale da parte degli assessori è una scelta assolutamente personale e, nel contempo, condivisa da tutti. E’ comunque importante la coerenza agli impegni assunti. Al contrario, non mantenere gli impegni lederebbe la fiducia accordataci dai cittadini. Ma sono certo – ha concluso il primo cittadino – che questa amministrazione dimostrerà nel prosieguo della legislatura di essere coerente e di tener fede al patto sottoscritto con i villapianesi che, con grande generosità, hanno premiato la nostra lista».
Pino La Rocca