Cariati, Sergio Salvati e Francesco Nigro aderiscono al Partito Democratico
Sergio Salvati e Francesco Nigro aderiscono al Partito Democratico di Cariati. Nigro, fino a poche settimane fa, era un noto esponente Sel della cittadina del basso jonio. Salvati, invece, è consigliere comunale e capogruppo di “Insieme per il popolo”, con un passato di storico dirigente locale del PSI e di assessore comunale nell’attuale giunta comunale targata Filippo Sero, dimessosi dall’incarico nel 2012 per divergenze con la gestione politica-amministrativa del primo cittadino cariatese.
La notizia del passaggio dei due esponenti politici al Partito Democratico è stata data dallo stesso partito di Matteo Renzi, attraverso una nota stampa diramata dal segretario cittadino, Emiliano Didonna.
«A Cariati – si legge nella nota -, funestata in questi anni dalla fallimentare gestione della giunta targata Filippo Sero , il PD sta dimostrando di essere un punto fisso, una sorta di faro guida, da cui partire per ricostruire la nostra amata cittadina e riportarla ai fasti e agli allori quale perla dello Jonio cosentino».
Lo stesso Didonna ha poi affermato che «l’adesione dell’amico Sergio Salvati, che costituisce in seno al consiglio comunale di Cariati il gruppo ufficiale del Partito Democratico, è da inquadrare come un chiaro e netto segnale di una maggioranza comunale ormai allo sbando, che perde i migliori “pezzi” per manifesta incapacità di amministrazione politica. Il sindaco Filippo Sero, da “Re nudo” è avvisato: farebbe meglio per il bene di Cariati e dei cariatesi a rassegnare le proprie dimissioni irrevocabili».
«Il PD cariatese – si chiude la nota – oramai è diventato una solida realtà nel panorama politico del territorio: la nostra costante e presente vicinanza ai problemi della cittadinanza, hanno ampiamente dimostrato che oltre ad essere un partito, siamo divenuti un vera e propria agorà di idee e progetti. Intendiamo far appello a tutti coloro vogliono ricostruire insieme l’amata Cariati, a voler abbracciare la nostra proposta composta principalmente da pochi ed essenziali punti, come il taglio degli sprechi e della spesa pubblica improduttiva e destinare poi le risorse finanziarie recuperate, all’erogazione dei servizi ai cittadini e a incentivare le piccole e le medie impresi locali».
Pasqualino Bruno