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Diocesi, avvicendamento di parroci nell’Alto Jonio

Diocesi, avvicendamento di parroci nell’Alto Jonio
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prete-1A poco più di un mese dalla visita pastorale di Papa Francesco, la Diocesi di Cassano all’Jonio conosce una serie di avvicendamenti riguardanti la Curia e, soprattutto, le parrocchie dei territori di Sibaritide e Pollino.

Le decisioni assunte dal vescovo, monsignor Galantino, sono state rese note dallo stesso Presule insieme ad una lettera, già inviata al clero diocesano, con la quale vengono illustrate le motivazioni alla base dei trasferimenti disposti, rinvenibili, spiega il Pastore della Chiesa cassanese, «nel desiderio di far recuperare alla nostra Chiesa diocesana quella vitalità non sempre evidente e che più volte ci è stata chiesta da Papa Francesco». Aggiunge il vescovo, illustrando il metodo seguito: «Non concepisco un trasferimento come un mero cambio di luogo di lavoro. Sono consapevole che esso comporti disagi vari, anche di natura affettiva, dei quali è bene parlare insieme. Questo ed altro hanno evidentemente hanno richiesto da parte mia e dei collaboratori più stretti – con i quali ho cercato di intendermi sempre – un tempo abbastanza lungo, oltre due mesi, per incontrare personalmente ognuno, per sondare la disponibilità di ciascuno, per sentirmi dire qualche “no”, per rimettere tutto in discussione». Aggiunge monsignor Galantino: «Questi due mesi sono stati sufficienti per scambiarsi legittimamente confidenze, per chiedere opportuni consigli, per confrontarsi. Non mi meraviglio perciò che alcune voci siano circolate. É nella norma e non vedo cosa ci sia di strano o di scandaloso. Ora, grazie a Dio e grazie alla disponibilità degli interessati, sono in grado di comunicare gli avvicendamenti per i quali  ho chiesto e ottenuto dei “sì” sinceri anche se talvolta comprensibilmente sofferti».

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Gli avvicendamenti diventeranno operativi a far data dal primo settembre. A monsignor Giuseppe De Cicco subentrerà, nel ruolo di cancelliere vescovile, don Pasquale Zipparri. Don Joseph Vanson assumerà la guida della parrocchia di “San Nicola di Mira”, a Trebisacce, al posto del dimissionario monsignor Francesco Morano, parroco emerito. Don Francesco Di Marco, invece, sarà il parroco di “Santa Maria del Colle”, a Mormanno, ricoprendo la sede lasciata vacante dalle dimissioni di monsignor Giuseppe Oliva, anch’egli divenuto parroco emerito. Ancora: don Pierino De Salvo reggerà le redini della parrocchia “Annunciazione del Signore”, a Francavilla Marittima; don Vincenzo Calvosa quelle della parrocchia “Cuore Immacolato Beata Vergine Maria”, a Trebisacce. Al suo posto, alla testa della parrocchia di “San Giacomo apostolo”, ad Altomonte, arriverà don Francesco Faillace, sin qui parroco di “San Giuseppe” a Sibari, che sarà a sua volta sostituito – nella cura della parrocchia sibarita, da due co-parroci, don Nicola Francomano e don Michele Munno, con quest’ultimo chiamato a svolgere anche le funzioni di vicecancelliere vescovile.

Sempre a Sibari, ma alla parrocchia di “San Raffaele arcangelo”, fino allo scorso marzo retta dallo scomparso padre Lazzaro Longobardi, andrà padre Domenico Cirigliano. A completare il quadro, don Pedro De Salvo, nuovo parroco di “San Giacomo apostolo” a Cerchiara di Calabria; don Nunzio Veltri, nominato viceparroco di “San Nicola da Bari”, a Morano; padre Emmanuel Kayombo, designato amministratore parrocchiale di “Sant’Antonio abate”, a Montegiordano paese, e vicecancelliere vescovile. Infine, le designazioni di don Maurizio Bloise, amministratore parrocchiale di “San Lorenzo martire”, a San Lorenzo Bellizzi; don Giuseppe Arcidiacono, vicario parrocchiale alla “Beato Giuseppe Puglisi”, a Castrovillari, e padre Marco Mbouiti, amministratore parrocchiale della “Natività dela Beata Vergine Maria”, a Cassano. «Chiedo ai parroci, agli amministratori parrocchiali uscenti e a quelli che subentrano – aggiunge monsignor Galantino nella sua missiva – di incontrarsi per un primo scambio di notizie sulla realtà parrocchiale interessata all’avvicendamento. Facendolo, si dà un bel segno anche ai nostri fedeli che sicuramente saranno sottoposti a un sacrificio, soprattutto dal punto di vista affettivo. Anzi, per questo, chiedo scusa a tutti sperando di essere capito e perdonato. Ma chiedo anche di accompagnare questo tempo con la preghiera e facendo sapere ai fedeli della disponibilità offerta non tanto a me quanto alla Chiesa di Dio che ciascuno si è impegnato a servire nel giorno della propria ordinazione presbiterale».


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