Amendolara, quei parcheggi a pagamento che dividono l’opinione pubblica
Sarà la crisi economica, sarà che probabilmente è giunto il momento di offrire dei servizi a pagamento anche da queste parti che alcuni comuni dell’Alto Jonio quest’estate stanno provando ad introitare qualche soldino sfruttando la corsa alle spiagge. E’ il caso di Amendolara dove l’Amministrazione comunale con un’apposita delibera di giunta del 31 luglio ha inteso istituire nella zona balneare più frequentata, quella del “Canale della donna”, tra il Molo Vecchio e la Torre Spaccata per intenderci, alcuni parcheggi a pagamento coperti (nella foto) per offire un’alternativa ai parcheggi liberi che restano la stragrande maggioranza, ottemperando così al nuovo codice della strada. Irrisorie le tariffe: 1,50 euro per la sola mattinata, 2 euro per l’intera giornata. Con gli addetti del Comune che monitorano la zona dei parcheggi regolando il servizio. Forse, a memoria, è la prima volta che il Comune di Amendolara offre un servizio turistico a pagamento istituito ufficialmente.
Ovviamente ogni novità divide l’opinione pubblica, sia nelle piazze reali che in quelle virtuali dei social network. Da una parte c’è chi pensa che i parcheggi a pagamento siano fuori luogo in un periodo di grave recessione economica come questo. Dall’altra invece c’è chi plaude all’iniziativa: primo perchè si offre un servizio volontario e non obbligatorio con la possiblità come gli altri anni di lasciare la macchina nei posteggi gratuiti e secondo perchè forse è arrivato il momento che anche da queste parti, dove tutto è gratis, i comuni si organizzino per offrire servizi eccellenti che probabilmente turisti e residenti sono anche lieti di pagare.
Vincenzo La Camera