Canna, le bollette della Tarsu non vanno in vacanza. “Non è questo il modo per risanare il bilancio”
Le bollette della Tarsu (rifiuti) riscaldano ancora di più l’estate cannese. Da qualche settimana, infatti, i messi comunali stanno consegnando ai cittadini “salate” corrispondenze. Sul sito del Comune di Canna si può leggere la seguente comunicazione: “La Regione Calabria, tramite il Dipartimento Politiche dell’Ambiente, ha approvato con Decreto dirigenziale n. 5823 del 14 maggio 2014, la rimodulazione, aumentando a dismisura, a decorrere dal 1 maggio 2014, la tariffa per il conferimento dei rifiuti urbani “indifferenziati” e “frazione umida”. Sono state già intraprese iniziative al riguardo, a cui il Comune di Canna ha aderito, per cercare di opporsi a tale decisione”.
Il costo di queste bollette (“il doppio rispetto al passato”) relative allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in discarica indispettisce ancor di più i cittadini se si pensa al fatto che la Regione Calabria è in enorme difficoltà nella gestione dei rifiuti con i servizi collegati che funzionano malissimo, a cominciare dalle discariche. Detto ciò e tornando a Canna, portavoce del malumore di alcuni cittadini in merito ai tributi Tarsu si fa ancora una volta Antonio Turchitto, già consigliere di minoranza, che se da una parte pone sul banco degli imputati la Regione Calabria per questo aumento esponenziale delle tariffe, dall’altro però lamenta un certo immobilismo dell’attuale Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanna Panarace.
“La decisione di aumentare la tassa sui rifiuti – fa notare Turchitto – è stata accolta con tanto scetticismo e con qualche malumore soprattutto fra i ceti meno abbienti che non possono tollerare per chiare ragioni di bilancio familiare l’incremento del tributo sulla spazzatura. Se si considera che una pensione media non supera i 600-700 euro al mese si capisce come tale aumento del tributo in parola inciderà tantissimo sulla propensione al risparmio e al consumo delle famiglie”.
Turchitto evidenza le modalità gestionale della cosa pubblica a Canna che a suo avviso non sono diverse dalla passata gestione amministrativa targata Cosentino. E’ cioè far leva sui tributi per dare un po’ di respiro alle casse comunali. “Non deve essere sottaciuto – conclude Turchitto – che questa amministrazione esiste già da un anno e non può scrollarsi le responsabilità attribuendo la colpa soltanto al passato. Ossia, se gli squilibri strutturali e l’elevato indebitamento, ereditati dalla precedente Amministrazione, non permettono ancora di poter operare un idoneo piano di risanamento dell’Ente sarebbe opportuno che il Sindaco ne portasse a conoscenza sia il Prefetto di Cosenza che la Corte dei Conti, in quanto nutro forti perplessità che lo faccia il gruppo di minoranza che fino a un anno fa guidava l’Amministrazione”.
Vincenzo La Camera