Elezioni Trebisacce, Sel lancia Franco Mundo. «Comune non deve essere azienda ma comunità di persone»
«Il comune non è un’azienda da gestire col sistema manageriale e con mano fredda, ma è una comunità di persone che bisogna amministrare non solo con la ragione ma soprattutto col sentimento». Lo ha affermato, parlando dall’alto della propria esperienza vissuta, Gianni Speranza esponente di Sel e sindaco di Lamezia Terme intervenuto alla prima uscita ufficiale della lista di centrosinistra “Vivere Trebisacce” con candidato a sindaco Franco Mundo.
Alla manifestazione, organizzata dal circolo cittadino di Sel, oltre a Gianni Speranza, sindaco per la seconda volta consecutiva di un comune il cui consiglio è stato sciolto per infiltrazione mafiosa, hanno partecipato il segretario del circolo di Sel Gianpaolo Schiumerini, il segretario provinciale Mario Melfi, l’assessore provinciale Giuseppe Giudiceandrea, il candidato a sindaco avvocato Franco Mundo e gente comune.
Nel suo intervento introduttivo Schiumerini ha espresso «soddisfazione e orgoglio per aver messo insieme per la prima volta i partiti del centrosinistra in una lista che, con un programma nuovo e ambizioso, possa far ripartire l’economia locale e riavvicinare la gente rimettendo al centro del dibattito la politica».
Dopo Schiumerini ha parlato Mario Melfi il quale, valutando come «cruciale l’attuale momento politico», ha rivolto «un pressante appello a quanti gravitano nel centrosinistra ad evitare le lacerazioni ed a ritrovare le ragioni della sintesi per evitare di avvantaggiare la destra». Stesso appello ha ribadito l’assessore Giudiceandrea che ha promesso tutto il proprio impegno di assessore provinciale a favore del prossimo esecutivo comunale. Dopo l’accorato intervento di Gianni Speranza, il quale ha sottolineato tra l’altro la differenza tra le amministrazioni di centrosinistra di Puglia e Basilicata e quella a suo dire fallimentare della Calabria imperniata sul “discutibile modello Reggio C.”, ha chiuso i lavori il candidato-sindaco Franco Mundo che ha rivendicato «il merito di aver scelto una lista politica rifiutando l’etichetta civica, scelta invece da un centrodestra zeppo di gente frustrata che si rifugia dietro un imprenditore prestato alla politica perché non in grado di metterci la faccia.
Vogliamo ricostruire – ha continuato Mundo – il tessuto sociale attraverso un rapporto più diretto con la gente. Abbiamo – ha detto ancora Mundo – una serie di traguardi da raggiungere: risanare l’ambiente, rimettere Trebisacce al centro del comprensorio, dare priorità alla cultura, creare occasioni di lavori e strutture per il tempo libero, operare insomma una vera rivoluzione sociale e culturale e, per fare questo, – ha concluso Mundo rilanciando l’appello alle forze di centrosinistra – occorre ritrovare unità d’intenti e coesione sociale e politica, per evitare di fare il gioco degli avversari».
Pino La Rocca