Villapiana, Rivoluzione politica: Nasce “Area Futuro” dal divorzio con Fratelli d’Italia
Rivoluzione nel panorama politico villapianese: il presidente del consiglio comunale di Villapiana, Michele Grande, lascia Fratelli d’Italia insieme all’intero comitato FdI della cittadina jonica, del quale Luigi Dramisino è stato finora segretario. Uno scossone che arriva a seguito di numerosi confronti avvenuti in seno al partito, un dialogo che ha portato alla decisione unanime di recidere il cordone ombelicale con il movimento legato a Giorgia Meloni. Alla base della scelta degli ormai ex “fratellini d’Italia”, la non condivisione delle linee dettate dal partito in vista delle prossime elezioni regionali e il fallimento della scorsa tornata elettorale per le europee, in cui FdI non raggiunse la soglia di sbarramento del 4%.
La chiusura dei rapporti con Fratelli d’Italia da parte dei rappresentanti villapianesi, apre il cammino di “Area Futuro”, un movimento politico – culturale già lanciato alcuni anni fa proprio dagli ex vertici del partito, ma “tenuto in caldo” per lasciare spazio alla politica di partito e alla militanza. “Dopo la scottatura di FdI – proseguono Grande e Dramisino – ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che è arrivato il momento di identificarci in qualcosa di nostro, di esclusivo, di territoriale: qualcosa che sia rivolto a Villapiana, alle problematiche locali e all’intero comprensorio senza mediazioni. Riteniamo che continuare a proporre il nostro impegno politico e sociale al di fuori delle logiche partitiche sia, per il momento, la scelta più giusta per esprimere al meglio le potenzialità di un gruppo collaudato da tempo che ha conseguito risultati prestigiosi, come l’elezione di Michele Grande all’interno della nuova amministrazione comunale di Villapiana tra le file della maggioranza, nonché la sua elezione alla presidenza del consiglio comunale”. “La scelta di Area Futuro – concludono i due dirigenti – è legata proprio a tutto ciò: è un marchio nel quale ci riconosciamo al di là del partito d’appartenenza e in nome di una visione indipendente, la nostra, del contesto socio-politico e soprattutto libera dal fenomeno della partitocrazia”.
Giovanni Pirillo