Percorsi turistici Italia-Russia. A Roma si parla di Alto Jonio ma i Comuni sono assenti
I russi provano a bussare alla porta dei Comuni dell’Alto Jonio, ma rischiano di restare fuori. Una prova dello scarso interesse verso allettanti opportunità turistiche (forse l’ennesimo ultimo treno) si è concretizzata sabato a Roma, quando all’invito dell’Aceb (Associazione Città Eredi di Bisanzio) non ha risposto nessun amministratore di quei comuni come Amendolara, Oriolo, Nocara, Montegiordano, Roseto, Castroregio inseriti dall’associazione stessa in un potenziale percorso turistico incetrato su natura, storia, religione che potrebbe portare in questi territori flussi provenienti dalla Russia e destinati a lasciare il segno dal punto di vista economico. A Palazzo Santa Chiara, sabato a Roma, per l’Alto Jonio c’era soltanto il Gal “Federico II” rappresentato dalla segretaria Eugenia Arcuri e dal tecnico Damiano Conte. Presente anche Paese24.it con altri giornalisti di testate nazionali specializzate e legate al mondo del turismo e dei viaggi. I primi cittadini dei comuni interessati dell’Alto Jonio forse potrebbero essere anche giustificati dal concomitante incontro a Cosenza con il ministro alle Infrastrutture, Lupi, per parlare della nuova Ss 106. Ma l’esercito dei consiglieri comunali presenti nell’Alto Jonio?
Poco male, perchè i russi, determinati e razionali come da tradizione, si sono presentati alla confereza “Progetto Aceb itinerari Bizantini sul territorio Italiano” entusiasti. I sindaci di Novgorod e Rostov hanno presentato le loro cittadine auspicando la nascita di flusso turistico con l’Italia in entrata e uscita.Tutto ciò deve servire anche da monito per i nostri Comuni che hanno difficoltà a presentarsi in queste sedi con materiale divulgativo (brochure, video, presentazioni, book fotografici) necessario a far conoscere i territori.
A questo progetto si sta lavorando da qualche mese anche nell’Alto Jonio, identificandolo con il nome specifico: “Un cammino tra fede, cultura e arte alla scoperta delle origini bizantine”. Rispolverando chiese di origine bizantina da utilizzare come colonne di un itinerario turistico che poi inevitabilmente dovrebbe sfociare anche in elementi identitari prettamente locali come la natura e l’enogastromia.
Durante la conferenza stampa romana hanno preso la parola il presidente Aceb Igor Danilov e il vice Antonio Pagano che hanno illustrato le finalità del sodalizio che ha concretizzato un lodevole percorso turistico già nella Sicilia bizantina, tra Palermo, Monreale, Cefalù e la Piana degli Albanesi grazie anche al contributo di Angela Macaluso, che si occupa di marketing per l’associazione e sta lavorando al percorso anche per l’Alto Jonio. A Roma c’era anche il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, che ha portato la sua testimonianza di come pubblico e privato possono lavorare assieme con successo. Un plauso al progetto Italia-Russia anche da Valentina Grippo, Presidente commissione Turismo, moda ed eventi di Roma Capitale, nel corso del suo intervento. Tutti gli intervenuti hanno poi partecipato ad una tavola rotonda nel corso della quale sono state snocciolate ideee e proposte.
Ma l’Aceb non si ferma. Domani (2 ottobre) a San Pietroburgo, in Russia, spazio ad una conferenza internazionale su nuovi sviluppi turistici e nuove possibilità di collaborazione con i tour operator italiani in cooperazione con le amministrazioni locali. Prevista la presenza dell’associazione per lo Sviluppo dell’Alto Jonio con il presidente Pagano e del sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno. A stretto giro, probabilmente, nel prossimo mese, l’Aceb tornerà nell’Alto Jonio per incontrare nuovamente i sindaci, i quali a questo punto saranno chiamati ad esprimersi con franchezza sul reale interesse che nutrono nei confronti di questo progetto turistico.
Vincenzo La Camera