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Ritrovati residui bellici a Reggio e Corigliano, in azione gli artificieri della Manes di Castrovillari

Ritrovati residui bellici a Reggio e Corigliano, in azione gli artificieri della Manes di Castrovillari
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La granata d'artiglieria ritrovata a Corigliano

La granata d’artiglieria ritrovata a Corigliano

Giorni intensi per il team di artificieri della compagnia guastatori dell’Esercito della Manes di Castrovillari. Con l’arrivo di ottobre e l’incremento delle piogge e delle attività agricole e forestali, sono stati ritrovati degli ordigni bellici nei territori calabresi; logico, a questo punto, l’intervento degli artificieri. Nella giornata di  martedì, i componenti del team della Manes, supportati dal personale qualificato del XII° Reparto mobile della polizia di Stato e di un Nucleo artificieri dei carabinieri di Reggio Calabria (il Capo nucleo dell’esercito, primo maresciallo Cipriano e l’operatore sergente maggiore Aversa), hanno rimosso e distrutto una bomba da mortaio e una granata d’artiglieria perforante da 90mm, entrambe di nazionalità italiana residuati delle postazioni antisbarco nelle zone dello Stretto di Reggio Calabria.

Questo intervento segue di poche ore quello programmato nella giornata di venerdì 4 ottobre,  nelle zone di Corigliano Calabro, dove il secondo team dell’Esercito, composto dal primo maresciallo Giuri e dell’operatore CMCS Catricalà  hanno rimosso da un terreno agricolo  e distrutto in una cava della zona, una grossa granata d’artiglieria da 150mm tedesca contenente oltre 10kg di esplosivo.

Le munizioni rinvenute erano in cattivo stato di conservazione ma sottoposte alle “cure” degli specialisti hanno comunque dimostrato di essere ancora perfettamente efficienti, esplodendo con tutta la loro potenza originaria.

 Pasqualino Bruno

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