Oriolo, appaltati lavori per completamento restauro castello
Appaltati i lavori per il completamento del restauro statico e conservativo e la valorizzazione turistico-culturale del monumentale castello normanno di Oriolo, destinatario di un sostanzioso finanziamento di 1milione e 633mila euro erogato dal ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Nei giorni scorsi l’ufficio tecnico del comune diretto dal geometra Ruggiero Losacco ha comunicato l’esito della gara che prevede la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori che, tra le undici imprese che hanno partecipato al bando, sono stati assegnati, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, all’impresa di Mariano Mirabelli di Rende che ha offerto un ribasso del 15.55%.
Lo stesso tecnico Losacco, in qualità di responsabile del procedimento, ha comunicato l’esito della gara alle altre 10 imprese, le quali avranno la facoltà di appellarsi al Tar nei prossimi 30 giorni per eventuali ricorsi. Grazie a questo nuovo finanziamento il castello di Oriolo, inserito a pieno titolo nella rete delle torri costiere e dei fortilizi costruiti lungo il litorale e nell’entroterra calabrese dell’Alto Jonio, rappresenta una delle più significative strutture, attualmente ben conservate anche grazie agli imponenti interventi eseguiti finora con l’impiego di copiose risorse pubbliche dopo essere passato, attraverso una generosa compravendita, dai privati al comune di Oriolo.
Il castello normanno, costruito come opera di difesa, in realtà proteggeva dalle incursioni nemiche tutto il centro storico di cui è il manufatto più importante insieme alla chiesa di San Giorgio Martire. Venne abbandonato in periodo barbarico per aver perso la sua funzione di difesa delle vie commerciali e fu ricostruito nel periodo bizantino sulla pianta del primitivo impianto. Riportato al suo antico splendore il castello è attualmente sede dell’osservatorio sismologico diretto da prof. Vincenzo Toscani ed è crocevia di tutte le iniziative artistico-culturali che ogni anno vengono realizzate ad Oriolo.
Pino La Rocca