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Regionali, da Trebisacce l’invito al “non voto”

Regionali, da Trebisacce l’invito al “non voto”
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elezioniMentre una miriade di candidati si affanna a chiedere il voto, è nato a Trebisacce nelle ultime ore un movimento civico che invita i cittadini della Sibaritide, dell’Alto e del Basso Jonio al “non voto”. Il documento di protesta ha già raccolto in poche ore 500 firme e rischia di fare molti altri proseliti perché le ragioni dell’astensionismo risultano abbastanza serie e interessano tutto la fascia Jonica. Un territorio, questo, definito “dimenticato, isolato e senza speranza.

Un territorio di oltre 200mila abitanti – si legge nel testo del documento– finora trattati dalle istituzioni e dai partiti come figli di un Dio minore. Un territorio scippato del Tribunale di Rossano e quindi del presidio di giustizia e legalità per la tutela dei diritti dei cittadini onesti e per l’opposizione alla ‘ndrangheta, scippato degli ospedali di Trebisacce e Cariati e quindi con i livelli dei LEA quasi inesistenti, scippato del diritto alla mobilità per una viabilità disastrata e l’assenza di treni, lontano dagli aeroporti…

locandina atl.Un territorio maltrattato insomma, vilipeso e tenuto ai margini della modernità». E tutto questo, secondo il suddetto movimento, per colpa dell’insufficiente partecipazione democratica e del deficit ancora ancora più grave di rappresentanza politica e istituzionale a tutti i livelli. Dopo una serie di interrogativi che non lasciano speranze per il futuro il movimento, di cui è coordinatore il dottor Giuseppe Corigliano, invoca l’avvio di un confronto allargato che “ripristini la sovranità popolare finora negata e mortificata”.

Pino La Rocca

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