Oriolo, intervista al consigliere comunale Brancaccio. Dal problema “quote rosa” al rilancio dell’azione amministrativa
Abbiamo incontrato il consigliere comunale e capogruppo di maggioranza, Vincenzo Brancaccio che anche alla luce degli ultimi accadimenti politici e giuridici legati all’Amministrazione Comunale, ci esprime il suo parere a riguardo, tracciando un breve bilancio dell’operato legato alle sue deleghe in questi primi mesi di governo cittadino.
Sicuramente non è facile tracciare un bilancio di questi primi mesi di amministrazione… Questo primo periodo di governo cittadino non è stato agevole. Anche perché non avevamo un ente regionale con cui rapportarci, viste le elezioni alle porte e poi perché il nuovo treno dei finanziamenti europei è in notevole ritardo, ed è risaputo che questa è una chance importante per creare sviluppo e fare qualcosa di concreto. Nonostante ciò abbiamo gettato le basi per creare dei modelli di valorizzazione del paese.
Si riferisce al progetto delle “feste in strada”? Si, ma non solo. Le “Feste in strada”, inaugurate questa estate e rilanciate a Natale con la versione “winter” sono l’inizio di un esperimento ad ampio respiro che deve coinvolgere commercianti, associazioni, professionisti di Oriolo per cominciare a costruire un pacchetto turistico completo, sfruttando le nostre bellezze paesaggistiche ed enogastronomiche. Non è retorica, ma è l’unico modo per vincere l’isolamento e dare una possibilità alle giovani coppie di fermarsi nel nostro paese. Sono soddisfatto della partecipazione dei commercianti, dei cittadini e delle associazioni. Compresa la Pro Loco che grazie all’impegno di alcuni giovani è tornata operativa dopo diversi anni.
E’ inutile girarci intorno: Oriolo è riuscito ad arginare l’isolamento grazie all’importanza strategica della Ss 481. Però forse negli anni si è cullato troppo su questo, riscontrando grosse difficoltà ad imbastire politiche serie di sviluppo? Purtroppo la Ss 481 è stata tirata a destra e a manca per mere questioni elettorali. Ma resta un’ancora di salvezza per il nostro entroterra. Collegare in maniera seria Calabria e Lucania attraverso il prolungamento/miglioramento di questa strada significherebbe creare nuove possibilità di fare economia lungo la strada stessa nel settori agriturismo, percorsi naturalistici, eventi sportivi. Poi, me lo lasci dire, c’è anche la questione della nuova Ss 106. E’ vero, Oriolo non rientra tra i comuni interessati territorialmente alla strada, ma con la Ss 481 ci collegheremo direttamente alla nuova arteria e quindi stiamo seguendo con attenzione tutto l’iter e siamo pronti a vivere da protagonisti questi anni di lavori. A cominciare dai corsi di formazione per gli operai. Sono del parere che bisogna seguire le vie istituzionali interessando la Regione Calabria.
Diversi comuni, soprattutto del centro-Nord (Umbria, Toscana) stanno lanciando l’idea del paese albergo per valorizzare gli antichi borghi. Può essere una cosa fattibile anche per Oriolo? Io penso di si. E mediante le deleghe che mi sono state conferite (commercio, attività produttiva, formazione del personale, urbanistica, ndr) ci stiamo lavorando. L’obiettivo potrebbe essere quello di rivalutare alcuni rioni del paese, oggi quasi spopolati del tutto, creando dei posti letto. Ovviamente noi come Comune dobbiamo fare il nostro ma non possiamo pensare di correre da soli. E’ necessario ragionare su un processo turistico integrato territoriale, dove Oriolo partecipa con la sua offerta.
Processi territoriali, appunto. L’Alto Jonio continua ad avere difficoltà a correre unito, perché? Questo è un problema storico. Anche nel corso dell’ultima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio regionale abbiamo assistito ad un voto frammentato. Sicuramente la collocazione geografica influisce sul ruolo marginale che questo territorio ha avuto negli anni. Ma proprio la nostra posizione, al Nord della Calabria, a due passi dalla Puglia e dalla Basilicata, deve diventare per noi una risorsa e non continuare ad essere un problema.
In questi giorni ad Oriolo, l’argomento principale di discussione è la questione “quote rosa”. Che aria si respira a Palazzo di Città? Il ricorso presentato da due cittadine di Oriolo e avallato dalla Minoranza consiliare è legittimo. L’Amministrazione comunale deve tenerne conto. In questi giorni ci stiamo incontrando per determinarci sul da farsi. Stiamo cercando una soluzione che non vada a gravare sulle tasche dei cittadini e nei prossimi giorni usciremo da questa situazione di stallo. Intanto, una cosa è certa: la macchina amministrativa non può permettersi di impantanarsi in questa vicenda. Se da una parte è giusto fare chiarezza e sbrogliare questa matassa, dall’altra non possiamo permetterci che questa faccenda tenga in ostaggio la gestione della cosa pubblica. Dobbiamo rilanciarci. Abbiamo dei doveri nei confronti degli elettori, assunti in campagna elettorale e dobbiamo rispettarli. I cittadini di Oriolo hanno dato fiducia a questo gruppo a prescindere dai ruoli che i vari consiglieri comunali rivestono.
In un periodo di perdurante crisi economica come quello che stiamo vivendo, le responsabilità di un amministratore che detiene le deleghe al commercio e alle attività produttive sono indubbiamente più accentuate. E’ vero. Abbiamo innanzitutto il dovere di salvaguardare l’esistente, consentendo, con delle politiche mirate, ai nostri commercianti di poter proseguire nella loro attività. Ma poi abbiamo anche il dovere di creare nuove opportunità. A cominciare dall’ampliamento della nostra zona industriale, prevista nel prossimo PSC. Inoltre ho chiesto all’assessorato regionale del Lavoro l’organizzazione di un tavolo con le associazioni di categoria per studiare nuovi interventi tesi a creare occasioni di lavoro. In tale contesto siamo soddisfatti per la gestione dei 47 Lsu-Lpu del Comune di Oriolo che si sono visti rinnovare il contratto.
Vincenzo La Camera
Ci rendiconta nel dettaglio il consigliere i (si dice 21 mila euro per volta) spesi per le serate in piazza a Oriolo? Grazie!
Gentile Sig pagatore l’unica cosa che posso consigliare è di credere un po meno ai si dice e di verificare un po di più le cifre..magari controllando direttamente sul l’albo pretorio del Comune dove sono state pubblicate tutte le determine relative a festa in strada sia di questa estate sia dell’edizione natalizia..anche sommando tutto la cifra da lei indicata non si avvicina neanche lontanamente alla realtà. .spero comunque che anche lei abbia partecipato e si sia divertito..saluti