Castrovillari si accende con le “fucarine” di San Giuseppe
Una tradizione che si ripete ogni anno la sera del 18 marzo quando Castrovillari brilla con i falò (le “fucarine”) che illuminano i rioni della città. Una tradizione che si sente nell’aria già dai giorni precedenti quando si preparano le fascine e la legna per accenderli. Quando gli abitanti dei quartieri e gli organizzatori stabiliscono cosa offrire ai visitatori: del buon vino, prodotti tipici, la tradizionale pasta con i ceci (“laghin’e ciciri”) e le zeppole. Il tutto a suon di fisarmonica e tamburello, di canti tipici e tarantelle. Anche ieri la tradizione si è rinnovata in varie zone della città del Pollino, tra cui Piazza Matteotti, Largo Castello, Via Sibari e contrada Pietà.
I falò di San Giuseppe sono caratteristici di molte città e paesini d’Italia, memoria di antichi usi e costumi rivissuti oggi dalle comunità locali in un clima di festa. Il falò è per tradizione parte di un rituale pagano di purificazione e consacrazione, che simboleggiava il passaggio dall’inverno alla primavera e l’invocazione di una buona annata per la raccolta nei campi.
Federica Grisolia