Cassano, l’impegno della fondazione antiusura
“Proseguiamo decisi nell’impegno al servizio nella vigna del Signore” questo il sunto del discorso tenuto da don Attilio Foscaldi durante l’assemblea della fondazione antiusura S.Matteo Apostolo tenutasi per l’approvazione del bilancio. Come sempre anche nel 2014 la Fondazione ha proseguito la propria attività di lotta e prevenzione al fenomeno dell’usura.
Tante sono state le richieste di aiuto e altrettanti sono stati gli ascolti effettuati dai nostri volontari e, in loro assenza, dai dipendenti della Fondazione. Pregevole è stata l’opera ed il servizio reso dal Consiglio, dai volontari e dalla segreteria.
“Il numero delle pratiche erogate” dice don Foscaldi “è stato lievemente superiore al 2013, ma tale esiguità è stata compensata da 2 aspetti positivi. Il primo è che sono state erogate due pratiche con garanzia del Fondo proprio di Solidarietà; in secondo luogo, buona parte dei beneficiari dei mutui erogati con garanzia del fondo di prevenzione hanno ottenuto il mutuo non solo per consolidare le proprie posizioni debitorie, ma i debiti originariamente dichiarati in sede di ascolto sono stati considerevolmente abbattuti, attraverso transazioni a saldo e stralcio”.
Il 29 gennaio 2014 si è tenuta a Roma l’Udienza con Papa Francesco, in cui hanno partecipato tutte le Fondazioni Antiusura aderenti alla Consulta Nazionale.
Il 27 marzo 2014 la Fondazione ha chiesto ed ottenuto di partecipare agli incontri delle Vicarie dell’Alto Jonio e di Cassano. I Sacerdoti sono stati particolarmente attenti e sensibili alle problematiche esposte. Sono state illustrate le norme generali che regolano le attività della Fondazione e le procedure relative alla istruttoria e gestione delle pratiche. I sacerdoti si sono complimentati per l’iniziativa, manifestando fiducia per il futuro per una più proficua collaborazione.
L’11 giugno 2014 si è tenuta a Roma l’Assemblea generale della Consulta Nazionale Antiusura. “Quale Presidente” dice ancora Foscaldi “ho assicurato la mia presenza nella sede legale della Fondazione, accogliendo e ascoltando le persone che mi venivano segnalate.
Il lavoro tende ad aumentare, non solo per vie delle continue richieste, ma soprattutto per gli impegni che come Fondazione capofila in Calabria, dobbiamo assumere”.
Caterina La Banca