Trebisacce, Padre Bernardino sulle orme di Francesco d’Assisi
Intitolata una piazza al francescano originario della cittadina jonica
Padre Bernardino Maria De Vita entra a pieno titolo nella storia e nella memoria del paese che gli ha dato i natali nel 1925 e che già sogna di poterlo accostare alla mitica figura di un altro grande frate francescano. In realtà l’accostamento a Padre Pio, anche lui fedele seguace delle virtù del poverello d’Assisi, alla sua semplicità, umiltà e fede in Dio, per il momento risulta irriverente e forse anche blasfemo, ma in realtà ci sono molti tratti del carattere e della vita di Padre Bernardino che richiamano il Santo di Pietrelcina. Del resto non sono passati neanche dieci anni dalla sua dipartita (2006) ma di Padre Bernardino Maria De Vita, figlio prediletto di Trebisacce, una vita dedicata al Signore, per lunghi anni ministro di Dio presso la Porziuncola di Assisi dove è stato per anni instancabile confessore di migliaia di sacerdoti, di prelati, di monaci e di laici, si sentirà parlare ancora a lungo.
E la cittadina jonica, che vanta il merito di avergli dato i natali, su proposta degli Scout del Gruppo “Trebisacce 2”, delle associazioni “L’Albero della memoria” e “Arsa – Rione Sant’Antonio” e di tantissimi trebisaccesi che lo hanno conosciuto, gli ha voluto dedicare una piazza prima ancora che fossero passati dieci anni dalla sua scomparsa. La dimostrazione più tangibile di questa legittima aspirazione si è avuta domenica sera 21 giugno in occasione della solenne e sentita cerimonia di scoprimento di una stele con al centro il busto in legno d’ulivo di padre Bernardino e dell’intitolazione della piazza in uno dei luoghi più belli e suggestivi del Lungomare. E c’erano davvero tutti gli ingredienti, quella sera, per incastonare la figura di Padre Bernardino nella mente e nel cuore dei trebisaccesi: la volta celeste come cupola, il mare come sfondo, tantissima gente comune e tutti i protagonisti di questa bella ed esaltante iniziativa, tra cui, in primo piano, i suoi parenti e gli scout del Gruppo “Trebisacce 2” di cui Padre Bernardino è stato a lungo amico e padre spirituale, i due parroci don Vincenzo Calvosa e don Gaetano Santagada che ha benedetto il busto di Padre Bernardino e la piazza a lui intitolata e tanti frati francescani che sia in Calabria che in Assisi lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Ma c’era, soprattutto, tra i presenti, un’aria di raccoglimento e di misticismo che ispirava le parole e i versi di quanti, e sono stati in molti, hanno parlato di lui con il cuore in mano, della sua figura di frate francescano buono, umile e semplice, fattosi frate a 31 anni e quindi nel pieno della sua giovinezza e vissuto da allora sulle orme del poverello di Assisi. Hanno parlato di lui Giampiero Regino che ha coordinato la cerimonia, Piero De Vita che ne ha tracciato l’agiografia, Vincenzo Romano che lo ha frequentato a lungo insieme ai suoi scout, Padre Francesco Di Lazzari che è stato suo Superiore e che, anche in considerazione della straordinarietà di fatti e accadimenti da lui vissuti in prima persona e legati agli ultimi anni di vita ed alla sua dipartita terrena, (una folla oceanica raccoltasi spontaneamente e ben 80 concelebranti anch’essi convenuti spontaneamente ai suoi funerali) ed ha già preconizzato per Padre Bernardino un percorso che non è certo riservato a tutti i comuni mortali, come dimostra del resto l’interesse già concretamente dimostrato dai padri postulatori. Ha concluso la solenne cerimonia il sindaco della città Franco Mundo che ha avuto il merito di raccogliere la proposta delle associazioni e di assumere l’iniziativa istituzionale dell’intitolazione della piazza a Padre Bernardino Maria De Vita destinato certamente, insieme ad Alfredo Lutri medaglia d’oro al valor militare, ad essere annoverato tra i figli più illustri di Trebisacce.
Pino La Rocca