Elezioni Trebisacce. Domenica si vota. Intervista al candidato sindaco Franco Mundo
1) Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?
Innanzitutto l’amore per Trebisacce, il paese dove ho scelto di vivere e lavorare, dove ho scelto di creare una famiglia e dove è nato mio figlio. La passione e l’impegno politico è sorto negli ultimi due anni, contestualmente all’esperienza che sto maturando in consiglio provinciale. Tutto ciò ha trovato stimolo nel grande stato di degrado e di abbandono in cui versa Trebisacce. Ho pensato allora che fosse giunto il momento che ognuno di noi desse qualcosa per risollevare le sorti del paese. Per rilanciare il paese e normalizzarne la vita democratica e civile abbiamo costruito una coalizione politica di centrosinistra nella quale primeggi la politica e non il qualunquismo ed i pregiudizi personali ed un progetto politico, ma soprattutto un programma serio e lungimirante, capace di mandare ai cittadini un messaggio di grande rinnovamento e capace di coinvolgere i cittadini stessi nella gestione della cosa pubblica.
2) Secondo Lei quali sono le priorità da affrontare subito?
La priorità assoluta, che di fatto costituisce una vera emergenza, è la gestione dei rifiuti, che deve puntare sulla raccolta differenziata, ma quella attuale deve essere senz’altro rivista e meglio organizzata, con punti di raccolta e spostamento dell’attuale sito dell’isola ecologica. Altra priorità, anche per l’imminenza della stagione estiva, è l’immediata riqualificazione del Lungomare, ma penso anche al lavoro che non c’è, al commercio che è spento e più in generale alla gestione del territorio. Altra priorità assoluta resta l’ospedale, per il quale non ci arrenderemo mai e spenderemo ogni energia possibile per riaprire almeno i reparti salva-vita.
3) Attraverso quale metodo di governo intende perseguire il rilancio e lo sviluppo del territorio?
Per coinvolgere e responsabilizzare i cittadini nel processo di rilancio e di crescita socio-economica e culturale, occorre cambiare radicalmente l’approccio con la cittadinanza, evitare di chiudersi nelle mura dorate del palazzo e cercare invece il dialogo quotidiano attraverso il contatto diretto con la popolazione, con incontri periodici nei quartieri per ascoltare la gente e per apprendere dalla viva voce dei cittadini quali sono i problemi ed i loro reali bisogni. Oltre naturalmente a puntare sul collettivo allestendo una squadra di amministratori volenterosi di mettersi al servizio della collettività e capaci di assicurare competenza e professionalità.
4) Su che cosa deve puntare Trebisacce per il proprio rilancio nell’ambito del territorio?
Trebisacce deve puntare sui servizi e sulla qualità della vita: in questo senso nostro obiettivo primario sarà quello di riportare serenità in un tessuto sociale disgregato, forse anche dai contrasti politici. Contestualmente ci prefiggiamo di stimolare il senso dell’appartenenza e dell’identità alquanto sbiadita e di una coscienza democratica e civile che sicuramente costituisce l’opera più importante e impegnativa. Ampio spazio perciò alla cultura perchè a Trebisacce ci sono intelligenze e talenti in ogni settore: dall’arte alla musica, dallo sport alla letteratura. Daremo sfogo a queste inclinazioni per renderle artefici di un grande rivoluzione culturale. Al centro del nostro progetto politico la persona e la famiglia, anche come cellula della dei valori cristiani. Se miglioriamo la qualità della vita dei cittadini, vuol dire che abbiamo lavorato bene sull’ambiente, sul territorio, sul commercio, sul turismo, sul lavoro, sulla legalità e sulla trasparenza. Vogliamo in poche parole far ritrovare il senso dell’appartenenza e della comunità coinvolgendo i cittadini nelle scelte più importanti per rendere tutti partecipi del proprio futuro.
Breve scheda biografica: età: 50 anni. Professione avvocato con studio in Trebisacce. Sposato con Sara Ciminelli, medico oculista dell’Asp. Figli: uno, Leonardo, studente. Passato politico: consigliere provinciale da circa due anni, è capogruppo socialista alla Provincia. E’ iscritto ad associazioni di volontariato e sostiene varie di iniziative umanitarie. Hobby: la campagna ed il calcetto. Squadra per la quale tifa: la Juventus. Sogno nel cassetto: una cittadina a misura d’uomo e capace di riprendersi il ruolo di capo-fila del Comprensorio.
Pino La Rocca