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Elezioni Trebisacce. Domenica si vota. Intervista al candidato sindaco Pino Sposato

Elezioni Trebisacce. Domenica si vota. Intervista al candidato sindaco Pino Sposato
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1) Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?

Innanzitutto la consapevolezza, da cittadino, del diritto-dovere di contribuire in prima persona ad attenuare gli sfasci della precarietà in cui versa da troppo tempo il paese.

I nostri enormi ritardi sono sotto gli occhi di tutti, anche dei paesi che fanno da cornice a Trebisacce: nel giro di qualche decennio, purtroppo, si è svilita una leader-ship storica che si era consolidata nel tempo come dato distintivo di una Trebisacce che funzionava e funzionava bene. Le risorse naturali e umane sono per fortuna intatte e da lì bisogna ripartire per una nuova stagione politica che ridia spessore e smalto alla città.

2) Secondo lei quali sono le priorità da affrontare subito?

Risanamento del bilancio, sanità, emergenza rifiuti, ordine e decoro della città: sono questi i capisaldi di un’azione amministrativa che ha bisogno di ritrovare slancio ed operosità concreta, capace di aggredire i problemi con un metodo nuovo, fatto di programmazione attenta e scrupolosa, di scelte coraggiose, ma soprattutto, di condivisione, perché i percorsi personali e, talvolta, le carriere politiche non si incrociano con quelli del paese, il cui destino spesso diventa un mezzo da asservire al proprio successo più che il fine di una corretta azione amministrativa. Altra priorità essenziale il ritorno alla “normalità”ed il bisogno di regole precise ed erga omnes (per tutti), con gente che le rispetti e gente che le faccia rispettare.

3) Attraverso quali politiche intende perseguire il rilancio e lo sviluppo del territorio?

Attraverso la politica della progettualità: non è più tempo infatti degli interventi occasionali ed approssimativi. Il Comune va gestito con la logica della programmazione, con il rigore della verifica sistematica e della correzione di rotta quando i risultati non arrivano. Ciò consentirà anche di individuare meglio le risorse produttive e, quindi, di studiare modi e mezzi per la riqualificazione dei giardini, il potenziamento della pesca, la regolarizzazione e l’incentivazione del commercio e dell’artigianato, il miglioramento dei servizi, la sistemazione della viabilità, la creazione di nuove occasioni di lavoro.

4) Su che cosa deve puntare Trebisacce per il proprio rilancio nell’ambito del territorio?

Innanzitutto su una attenta politica della Cultura che ridia prestigio alla città e qualifichi ulteriormente Trebisacce come uno dei centri-studi più importanti dell’intera Provincia. E, poi, sul Turismo, unico, grande volano di crescita: in questo settore è necessario cogliere lo spirito dei tempi nuovi che suggeriscono da più parti un modello di sviluppo turistico sostenibile, dinamico ed aggiornato ai tempi. In questa ottica Trebisacce deve uscire dallo stereotipo del turismo di massa nel quale non può reggere la concorrenza e caratterizzarsi con scelte originali e creative per attrarre turismo di qualità. Trebisacce deve insomma tornare ad essere “la Perla dello Jonio”inventandosi e promuovendo attraverso i media un nuovo targhet turistico che faccia leva soprattutto sui beni ambientali, sulla cultura e sulle specificità territoriali. Trebisacce Futuro vuole insomma intraprendere una strada diversa, che abbandoni la logica delle divisioni, degli steccati ideologici e si ritrovi unita nel perseguimento del bene comune

  Breve scheda biografica

Età : 60 anni; Professione: imprenditore nel settore della commercializzazione e della distribuzione del cemento.  Sposato con Enza Bevacqua; Figli: Serena (avvocato) e Sabrina (medico); Passato politico: mai militato in partiti politici; Impegno sociale: Tra i soci fondatori dei club Rotary di Acri e di Trebisacce-Alto Ionio Cosentino (dei quali è stato Presidente) e sostenitore di numerose fondazioni a scopo benefico. Hobby: la caccia, anche se ormai non ricorda neppure il giorno dell’ultima battuta. Squadra per la quale tifa: Juventus; Sogno nel cassetto: una Trebisacce finalmente unita, luogo dell’ospitalità e dell’accoglienza.

Che risultato prevede: più che una previsione, la speranza della vittoria elettorale di Trebisacce Futuro.

Quale sarà il primo atto ufficiale da sindaco: la riorganizzazione degli uffici comunali come strumenti della democrazia municipale e la riapertura al traffico di Corso Vittorio Emanuele III.

 Pino La Rocca

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