La mannaia del Governo grazia Oriolo. Salvo il Giudice di Pace
Salvo il Giudice di Pace di Oriolo. La notizia è di questa mattina (martedì) e arriva direttamente dal Ministero della Giustizia che con una nota del 5 ottobre trasmessa dalla Corte di Appello di Catanzaro al Tribunale di Castrovillari e quindi al Comune di Oriolo viene comunicato che nell’elenco dei comuni ammessi al mantenimento del Giudice di Pace, a seguito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, figura anche il paese interno dell’Alto Jonio cosentino. Dal primo agosto Oriolo e gli altri comuni del mandamento (Alessandria del Carretto, Canna, Castroregio, Montegiordano e Nocara) avrebbero dovuto far capo a Castrovillari, ma questo risultato, forse insperato, vale doppio per un piccolo comune come Oriolo che in tempo di tagli riesce a conservare un prezioso servizio.
Di fronte alla decisione della soppressione degli uffici del Giudice di Pace, il Comune di Oriolo era corso ai ripari attraverso una delibera di Giunta, chiedendo formalmente la riapertura e dichiarandosi disponibile insieme agli altri 5 paesi del Mandamento, a fornire la sede, a sostenerne le spese vive ed a dotare l’ufficio del personale necessario. C’e aria di soddisfazione nel Palazzo di Città di Oriolo per il risultato raggiunto frutto anche di un’azione sinergica messa in campo con gli altri comuni interessati dal Giudice di Pace in questione. «Ci sembra un importante traguardo – il pensiero dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giorgio Bonamassa – anche nell’ottica della riforma della giustizia che delegherà al Giudice di Pace ulteriori importanti funzioni che non obbligheranno i cittadini di Oriolo e del territorio a recarsi a Castrovillari, con risparmio di costi e tempi importanti».
Vincenzo La Camera