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Trebisacce, lettera aperta di Schiumerini a Mundo: «Dissenso diffuso nei nostri confronti»

Trebisacce, lettera aperta di Schiumerini a Mundo: «Dissenso diffuso nei nostri confronti»
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Ha scosso gli ambienti politici, e non solo quelli della Maggioranza, la lettera aperta indirizzata al sindaco Mundo da Gianpaolo Schiumerini, delegato all’Ambiente e fautore della nascita della coalizione che governa da tre anni e mezzo il paese. Una lettera con la quale Schiumerini, che mastica politica fin da quando aveva i pantaloni corti, valuta l’azione amministrativa inadeguata rispetto alla complessità dei problemi che attanagliano la comunità, per la verità in gran parte ereditati, nei confronti dei quali l’esecutivo non avrebbe fatto abbastanza, al punto da determinare un diffuso malcontento tra i cittadini di cui Schiumerini, anche in prospettiva, si preoccupa e teme i contraccolpi chiedendo perciò al sindaco Mundo una riflessione attenta ed un deciso e sostanziale cambio di passo. Ma, per consentire ai nostri lettori di decodificare personalmente quanto Schiumerini ha scritto, riportiamo fedelmente la sua lettera.

Pino La Rocca

Schiumerini

Schiumerini

Caro Franco, l’essere fraternamente amici ed essere riferimento politico di un’area che ha contribuito alla tua vittoria – alla nostra vittoria – impone una chiarezza di posizioni – scevra  da calcoli politici, tatticismi o ipocrosie – finalizzata non già a demolire o mettere in difficoltà qualcuno,  ma a ritrovare la strada giusta per andare avanti. Né ti sembri strano se ho deciso di rendere pubblica questa nota. Non ci sono panni sporchi da lavare in famiglia e, quindi,  non c’é niente di male a sollecitare, alla luce del sole, una discussione sull’attività amministrativa,  ponendo l’accento sulle cose che non vanno. È vero che in questi tre anni e mezzo si è lavorato incessantemente per risanare una situazione delicata sul piano finanziario;  è vero anche che tanti progetti sono stati avviati e tanti altri sono in cantiere,  ma è pur vero che l’attività politico-amministrativa, nel suo complesso, si sta dispiegando, a mio parere, molto al di sotto dell’importanza dei problemi che sono sul tappeto.  Mancano momenti di confronto collegiale e discussioni di merito su questioni di una certa rilevanza;  si è affievolito il coinvolgimento di movimenti e partiti politici; si è disperso lo slancio e l’entusiasmo iniziale di tanti amici e sostenitori che appaiono sempre più distaccati e disinteressati rispetto a quello che succede nel Palazzo;  vi sono ritardi nella cantierizzazione di alcune opere già finanziate, anche se giustificati da problemi buroratici non imputabili a responsabilità soggettive degli amministratori o dei dirigenti. Tu mi insegni, caro Franco, che in politica non è importante solo quello che fai o non fai, ma ciò che la gente percepisce e non avere contezza di un dissenso diffuso che c’è nei nostri confronti tra i cittadini di Trebisacce, significa scavare un solco sempre più profondo; un solco difficilmente colmabile col passare del tempo. Occorre, allora, un cambio di passo a cominciare dall’apertura a contributi esterni al consiglio comunale che potrebbero dare un nuovo  impulso all’attività amministrativa e da una verifica dei rapporti con i dirigenti a contratto. Non si tratta di tagliare teste, ma di valorizzare le sensibilità, le intelligenze ed i quadri che si trovano nella pianta organica del Comune. Tu sei una persona estremamente intelligente e sono sicuro che saprai cogliere lo spirito di questa mia sollecitazione e sarai in grado di far ritrovare a tutti le giuste motivazioni, assicurando lunga vita ad un progetto nel quale ognuno di noi dovrà sentirsi impegnato…ora più di prima. Fraternamente Gianpaolo Schiumerini

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