Castrovillari, Aldo Bonifati e la sua “fanciulla”. «L’Università della Calabria è un miracolo»
«L’Università della Calabria è un vero e proprio miracolo, nato e cresciuto in un territorio svantaggiato. E’ una vera città, una città del sapere e della conoscenza, creata per i giovani. E’ il faro della civiltà calabrese». Così Aldo Bonifati, castrovillarese, padre costruttore dell’Ateneo di Arcavata, oggi (21 novembre), durante un convegno tenutosi al teatro Sybaris di Castrovillari, a cui hanno partecipato le scuole cittadine, ha parlato della sua «creatura più bella», di quella «fanciulla triste e spaurita divenuta, poi, una donna». Era il 12 marzo del 1968 quando un decreto legge istituiva l’Università della Calabria e, quattro anni dopo, nel ’72, il campus diventava realtà, sebbene in principio fosse un unico complesso (l’Edificio Polifunzionale). Tra i suoi fondatori, inoltre, Beniamino Andreatta, Pietro Bucci (a cui è intitolato il ponte che collega i vari cubi) e, sempre tra le prime file, anche il castrovillarese Umberto Caldora. Ora l’Università conta quattro biblioteche suddivise per area disciplinare, alloggi per gli studenti, un centro sportivo (Cus), un centro residenziale, quattordici dipartimenti, circa ottanta corsi di laurea, per un totale di 35mila studenti, ottenendo così un posto importante nel panorama nazionale.
«Un’opera titanica» – come l’ha definita l’ex rettore, Giovanni La Torre – che ora «è sotto gli occhi di tutti, nonostante lo scetticismo iniziale di chi non ci credeva». E proprio nel suo essere un campus, l’attuale rettore, Gino Mirocle Crisci, ha sottolineato la forza dell’Università, simbolo, dunque, di sapere interdisciplinare. Della stessa idea, anche il vicesindaco e assessore alla Cultura Angela Lo Passo: «La struttura rappresenta il ponte della conoscenza, quella che parte dal basso per poi salire e rendere gli uomini liberi e consapevoli». Sulla figura di Aldo Bonifati, lungimirante e appassionato, attualmente presidente dell’Associazione Internazionale Amici dell’Unical, si è soffermato, oltre a tutti i presenti, anche il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, sottolineandone «l’entusiasmo e il senso di appartenenza alla sua città». Un uomo, un imprenditore, a cui è stato dedicato un incontro ma, soprattutto, a cui si deve – come ha detto, nel suo intervento, l’assessore regionale Roberto Musmanno – «il luogo simbolo della Calabria e del futuro».
Sono tanti i laureati castrovillaresi che vanta l’Unical e poi c’è quel grande sogno di uno dei suoi “padri”: riunirli tutti ed ascoltare da ciascuno di loro la propria esperienza. Infine, un messaggio rivolto proprio ai giovani: «Spingete la frontiera del vostro sapere e fate sentire forte la voce per realizzare i vostri sogni». Un dono prezioso, dunque, questa “città del sapere” e «voi – ha concluso Aldo Bonifati – dovete custodirlo».
Federica Grisolia
I was very impress about the campus, a magnificent work for the future of the children of Calabria, Aldo is going to be missed.