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Albidona, con “zì Chìna” se ne va un pezzo di storia

Albidona, con “zì Chìna” se ne va un pezzo di storia
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Se n’è andata, all’età di 91 anni, zia Caterina Ippolito, fedele depositaria delle tradizioni popolari albidonesi e con lei scompare, come ha scritto Giuseppe Rizzo scrittore e storico locale, “un prezioso frammento della nostra piccola comunità, provata dalla dura fatica dei campi e soprattutto dalle tante disgrazie che hanno colpito la sua famiglia, ma sempre serena, paziente, coraggiosa e capace di superare tutte le avversità della vita”. “Una donna garbata, che cantava col cuore”, secondo Leonardo Alario. “Una umile donna del popolo, segnata dalle vicissitudini della vita, dall’animo nobile e rispettoso del volere di Dio”, secondo Pietro Adduci. Ma “zì Chìna”, come la chiamavano tutti, era la voce e la memoria storica della cultura popolare albidonese, in particolare dei racconti, delle favole che si raccontavano ai bimbi davanti al ceppo acceso e soprattutto dei canti, sia quelli religiosi della settimana santa che quelli del fidanzamento e del rito nuziale. Racconti e canti popolari che rischiano oggi di scomparire perché perdono piano piano i loro custodi e i loro interpreti. Per fortuna la sua voce è stata registrata a futura memoria sui nastri e nei filmati dallo stesso Rizzo, al fine di poterne conservare la memoria. La piange tutto il paese che si è stretto attorno alla famiglia ed in particolare ai suoi figli Mariantonia, Mario e Pasqualino ed ai nipoti tutti.

Pino La Rocca

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