Cassano, vescovo apre Porta Santa della Cattedrale e celebra Giubileo dell’inclusione
«L’Anno Santo straordinario che Papa Francesco ha indetto dedicandolo alla Misericordia Divina ci richiama all’ora della responsabilità». Monsignor Francesco Savino, vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio, domenica 13 dicembre, ha aperto la Porta Santa della Cattedrale, indicando, proprio nel nome di una «misericordia dentro la Chiesa, tra vescovo, preti e popolo di Dio, fra preti e preti, preti e laici, parrocchia e parrocchia» e di un Giubileo basato sulla prassi dell’inclusione, le “porte esistenziali della Diocesi”: nel carcere di Castrovillari (proprio oggi, martedì 15, l’apertura della Porta Santa nella cappella dell’Istituto penitenziario), nel Cementificio di Castrovillari, negli ospedali e in ogni centro sanitario, in ogni struttura di accoglienza e di residenza degli anziani, dei diversamente abili di ogni tipo, e nelle strutture Sprar di accoglienza (a Cassano, a Trebisacce e a Cerchiara).
Nella sua omelia, durante l’apertura della Porta Santa della Basilica Cattedrale di Cassano, mons. Savino ha parlato di una evangelizzazione del popolo che «propone di uscire da noi stessi, dal nostro egoismo narcisistico e di provare gioia nel mettere a disposizione degli altri, soprattutto di coloro che sono impoveriti e fragili, quello che ciascuno ha e quello che ciascuno è. La proposta di conversione – ha aggiunto il vescovo – è molto concreta: è un cambiamento nella vita quotidiana che reimposta i rapporti interpersonali su autenticità, giustizia e non violenza». «Cosa chiede – ha continuato il presule – Giovanni nella sua predicazione? Non chiede di fare sacrifici o olocausti, di portarsi nel tempio per partecipare alle solenni liturgie, di fare particolari digiuni o di rispettare calendari liturgici, chiede gesti concreti di umanesimo». Oltre, dunque, alla Porta Santa del santuario della Madonna della Nova, a Rocca Imperiale, (la cerimonia venerdì 18 dicembre, alle ore 17,30) e a quella della Madonna del Castello, a Castrovillari, (domenica 20 dicembre, alle ore 18), è necessario – ha concluso mons. Savino – varcare le Porte Sante che «accolgono fratelli e sorelle fragili. Solo così il Giubileo della Misericordia sarà veramente un tempo di grazia».
Federica Grisolia