Amendolara, musica dance e palloncini bianchi per l’addio a Vincenzo Depalo
Questa volta alla consolle non c’era lui. Ma per lui ha suonato la musica dance che ha riempito il silenzio di piazza Madonna della Salute. Oggi pomeriggio (mercoledì) Vincenzo Depalo era il figlio, il fratello e l’amico di tutti. Le comunità di Roseto Capo Spulico e Amendolara si sono strette attorno al dolore della famiglia per la scomparsa prematura del giovane di 27 anni, stroncato domenica da un malore. «Se ne va il compagno di giochi, l’amico, il confidente, il collaboratore. Ciao Vincè!», le parole strozzate dal pianto del fratello maggiore Domenico sul sagrato della chiesa di Amendolara Marina al termine delle esequie, mentre in cielo volavano palloncini bianchi e cd rom sulle note dance della musica che Vincenzo, dr. Vee come era conosciuto nel mondo dei disc jockey, amava tanto.
Il dolore immenso ma composto di papà Angelo, brigadiere dei carabinieri in pensione, e di mamma Maria ha accompagnato in corteo il figlio dalla casa sino alla chiesa dove si è svolta la cerimonia funebre concelebrata da don Diego Talarico (parroco di Amendolara), don Antonio Cavallo (parroco di Roseto), don Nicola Vilotta e don Nicola Mobilio. Una folla composta e silenziosa ha atteso in una chiesa stracolma e sul piazzale antistante l’arrivo del feretro. C’erano le associazioni di volontariato, con in testa quella dei Carabinieri sezione di Roseto, di cui papà Angelo è presidente, con delegazioni anche di altri comuni calabresi; ma anche la Protezione Civile, la Misericordia. C’erano rappresentanti in servizio dell’Arma; la Guardia Costiera.
La partecipazione della gente è stata sentita. Ha riconosciuto in Vincenzo il ragazzo della porta accanto, sempre educato e con il sorriso pronto. Cresciuto in una famiglia sana nel rispetto dei valori e delle istituzioni, come papà Angelo, carabiniere, e mamma Maria gli hanno insegnato. C’erano anche gli amici inseparabili della Virtual Community di Roseto Capo Spulico fondata dal fratello Domenico, informatico. Commossi i saluti dei due sindaci, Ciminelli (Amendolara) e Mazzia (Roseto) – che per oggi pomeriggio hanno dichiarato il lutto cittadino – al termine della Santa Messa, davanti la chiesa. Con la Mazzia che ha ricordato di quando la famiglia Depalo si è trasferita a Roseto, in seguito all’assegnazione di Angelo, originario della provincia di Bari, alla caserma locale, con i figli piccolini «che abbiamo cresciuto». La famiglia Depalo da qualche anno risiedeva ad Amendolara, ma avendo mantenuto casa anche a Roseto era solita fare la spola tanto da mettere radici e da essere ben voluta da entrambe le comunità. Ciminelli invece si è rivolto a papà Angelo invitandolo a trovare il coraggio di continuare il suo impegno costante nel sociale anche nel ricordo del figlio. Il feretro dopo la cerimonia funebre si è diretto al cimitero di Roseto Capo Spulico dove da stasera il corpo di Vincenzo riposerà. La sua anima, invece, è già in Paradiso dove, come ha detto don Diego nella sua omelia, sta suonando e cantando con gli angeli.
Vincenzo La Camera
Siamo vicini alla famiglia, assicurando la nostra preghiera.