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A Villapiana la Giornata della sicurezza stradale. «La centralità della Scuola nel rispetto delle regole»

A Villapiana la Giornata della sicurezza stradale. «La centralità della Scuola nel rispetto delle regole»
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Educare fin da piccoli al rispetto delle norme sulla sicurezza stradale. Per promuovere la cultura della prevenzione degli incidenti stradale l’Assapli (associazione polizia locale italiana) con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Villapiana e la collaborazione dei Distaccamenti della Polstrada di Trebisacce e Frascineto, dei Carabinieri di Villapiana e della Guardia di Finanza di Sibari, ha promosso la “Giornata della sicurezza stradale” svoltasi presso il Centro Polivalente dello Scalo. Anima dell’iniziativa Andrea Brunetti, Comandante della Polizia Municipale di Villapiana e Dario Giannicola di Castrovillari presidente nazionale dell’Assapli. Un evento, questo, di grande valenza civica e di educazione delle nuove generazioni alla sicurezza stradale attraverso comportamenti corretti, sia quando si è alla guida che quando si usa la strada in qualità di pedoni. Per evitare i sinistri stradali, secondo l’Assapli, è indispensabile acquisire sin da piccoli la conoscenza della segnaletica e del codice della strada. Solo così si possono ridurre gli incidenti e le tragedie della strada perché, come è stato più volte ripetuto, “salvare una vita è come salvare il mondo intero”.

Il vescovo Savino con il sindaco di Villapiana, Montalti

Il vescovo Savino con il sindaco di Villapiana, Montalti

Presenti il team autoscuole Notaro di Castrovillari e numerose associazioni di Protezione Civile tra cui il Pronto Soccorso della Misericordia di Trebisacce, alcune classi con i rispettivi docenti dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli”. La giornata di studio ha avuto due momenti formativi: uno teorico-pratico sulle regole, sul comportamento, sull’educazione stradale, sulla legalità con nozioni di primo soccorso e conclusosi con la simulazione di un incidente stradale e, nel pomeriggio, un Convegno di studio coordinato da Flaviano Giannicola che ha registrato la partecipazione del Vescovo di Cassano Jonio mons. Francesco Savino e la partecipazione straordinaria di alcune famiglie, tra cui quella di Salvatore Russo, che hanno avuto in famiglia vittime di incidenti stradali.

«Il progetto – ha detto il Comandante Giannicola – mira a ridare alla scuola la centralità su un tema così importante come l’educazione alla legalità e al buon comportamento stradale, ma ogni agenzia educativa può e deve attivarsi per contribuire ad accrescere la cultura della sicurezza stradale perché molti incidenti sono dovuti alla negligenza, al mancato rispetto del codice della strada ed a cattivi comportamenti alla guida, come l’uso del cellulare che ha fatto lievitare gli incidenti stradali». Il vicesindaco Luigi Cavaliere ha sottolineato l’importanza della scuola mentre il Comandante Brunetti ha, tra l’altro, annunciato che è stato programmato un campo-scuola presso il Polivalente rivolto principalmente ai più piccoli affinchè possano lievitare i buoni comportamenti. Il sindaco Paolo Montalti, nell’esaltare la valenza educativa dell’iniziativa, si è detto amareggiato per la scarsa presenza delle scuole in una giornata di educazione civica così importante. Il vescovo Savino, nell’aprire il suo intervento, ha rivolto un pensiero a tutte le vittime della strada, un abbraccio ideale a tutte le loro famiglie ed ha invitato ad un minuto di silenzio come gesto simbolico. «Faccio mia la vostra sofferenza – ha detto rivolgendosi alle famiglie presenti – ma tutti insieme dobbiamo incentivare processi di formazione e di pedagogia pratica come questi, al fine di diffondere la cultura della sicurezza e della cittadinanza attiva». Il vescovo ha quindi accennato al grande flagello della droga e dell’alcool che circolano nel nostro territorio, ammonendo che «un drogato non ha futuro perché entrare nel tunnel è facile ma è difficile uscirne. Ma è anche giusto e doveroso – ha aggiunto il vescovo – che chi sbaglia debba avere la corretta sanzione, altrimenti passa l’idea che tutto è lecito, compresi i cattivi comportamenti sulle strade che poi provocano le conseguenze che noi tutti conosciamo».

Pino La Rocca

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