Castrovillari. “Attraversando natura”, la tecnologia per raccontare la bellezza di un territorio
«Promuovere il territorio inteso come sistema identitario di valori, comunità e attività produttive, partendo da suggestioni, esperienze, emozioni». E’ stato presentato ieri (sabato), al teatro Sybaris di Castrovillari, “Attraversando Natura”, progetto di marketing territoriale orientato alla valorizzazione turistica e commerciale della città, dei comuni limitrofi (18 per la precisione: oltre a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, San Lorenzo del Vallo, Saracena, Spezzano Albanese, Acquaformosa, Altomonte, Firmo, Lungro, Mottafollone, San Donato di Ninea, Laino Borgo, Laino Castello, San Sosti, Sant’Agata D’Esaro, Mormanno) e dell’intera area del Parco del Pollino. Finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito del programma Pisl (Progetti Integrati di Sviluppo Locale) del Fesr 2007-2013 e realizzato dalla società Rubrik S.r.l., grazie ad una convenzione con l’Università della Calabria, il progetto ha già ottenuto consensi e riconoscimenti a livello nazionale. Nello specifico esso comprende: la realizzazione del portale turistico e commerciale www.attraversandonatura.it; la realizzazione di un video di promozione turistico territoriale della città e del suo comprensorio, e di itinerari urbani, storici e naturalistici, tour virtuali e videoclip di importanti punti di interesse turistico; l’istallazione di quattro totem multimediali; l’apposizione di cartellonistica stradale dotata di Tag Qr code lungo gli itinerari individuati; la realizzazione di un’App per la fruizione dei contenuti multimediali attraverso la lettura del Qr code apposto sulla cartellonistica; la creazione di due aree “Free Wifi” (area urbana ed area centro storico).
A presentare ai cittadini i risultati del lavoro svolto, il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito; Pasquale Pace, assessore alla Pianificazione Tecnologica; Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino; Roberto Musmanno, assessore regionale alle Infrastrutture, che ha portato i suoi saluti tramite videomessaggio, poiché assente per altri motivi istituzionali; Andrea Attanasio, responsabile Ufficio Ricerca e Trasferimento Tecnologico dell’Unical; Giuseppe Rotolo, dell’azienda Rubrik; Valeria Morgese, sempre dell’azienda realizzatrice del progetto, e Gianluca Aloi, docente Unical e direttore dei lavori, i quali hanno spiegato in maniera tecnica e più nel dettaglio il sistema hardware e software del progetto, e dunque il sito internet, il funzionamento delle reti wireless, la funzione dei totem informativi installati in città. Moderatrice dell’incontro, la giornalista Francesca Panebianco.
Un progetto che rende Castrovillari «una città moderna»: così il primo cittadino ha espresso soddisfazione per un «lavoro» che ha visto coinvolte tante professionalità. «La tecnologia al servizio del territorio, per raccontare la bellezza, intesa come bene, buono e vero»: così ha presentato, invece, il ruolo dell’Università, Andrea Attanasio, secondo cui la «ricerca e l’innovazione consentono uno sviluppo “nobile” del territorio». E «raccontare la bellezza» è anche per l’assessore Pace ciò che il progetto di marketing territoriale consente ai comuni aderenti, consapevoli che «le piazze della comunicazione sono cambiate». Quella bellezza raccontata attraverso dei videclip proiettati durante l’incontro: dal centro cittadino al Santuario della Madonna del Castello; dal Protoconvento francescano alla “via delle ville e delle Vigne”; dalla chiesa della Trinità alla basilica minore di San Giuliano; dal Castello Aragonese alla Madonna del Riposo. «Entusiasta per il sentimento e la partecipazione dimostrata dalla città» anche Giuseppe Rotolo, dell’azienda Rubrik. «Un progetto di qualità, di cui il Parco del Pollino, Patrimonio Unesco, ha bisogno»: il presidente Pappaterra ha sottolineato la volontà di Castrovillari di recuperare un ruolo di centralità. Un territorio – ha detto nel suo intervento – che ha una vocazione e che i turisti scelgono per il suo patrimonio naturalistico, ma anche storico-culturale».
Federica Grisolia