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Trebisacce, una giornata di trekking tra Broglio e Mostarico

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Fare trekking nell’Alto Jonio alla scoperta dei suoi tesori ambientali e delle vestigia della sua storia millenaria. E’ quello che ha fatto nei giorni scorsi l’Associazione di Trekking “Falco Naumanni” di Matera (nella foto) che, come ormai hanno imparato a fare tante scolaresche provenienti anche da fuori Regione, ha scelto di “scoprire” il Parco Archeologico di Broglio e di “camminare” inerpicandosi su per la montagna di Mostarico che fa da cornice al sito archeologico scoperto nel 1984 dal compianto prof. Peroni e portato alla luce attraverso oltre 30 anni di scavi. Si tratta, come è noto, di uno dei villaggi proto-storici più importanti d’Europa che ha contribuito a fare luce sulla vita degli Enotri, uno dei primi popoli italici costituito da contadini e da pastori che ha vissuto su queste propaggini tra il VII e VIII secolo a. C. coltivando ulivi e viti, adorando le divinità pagane e intrattenendo rapporti culturali, artistici e commerciali con i greci di Micene.

Dopo aver fatto trekking sulla montagna e sulle colline circostanti da dove si ammira un panorama mozzafiato che spazia sull’intera Piana di Sibari, i circa 50 componenti della “Falco Naumanni” di Matera che annovera soci sia lucani che pugliesi, accolti e guidati dal presidente Tullio Masneri e dai componenti della “Associazione per la Storia l’Archeologia della Sibaritide” che lo gestisce, hanno visitato il Parco Archeologico di Broglio, la capanna fedelmente ricostruita dopo l’incendio, che l’aveva distrutta, gli scavi ed i preziosi reperti custoditi all’interno di un Parco ormai attrezzato custodito gelosamente e offerto alla fruibilità pubblica.

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“Camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare”. «In questa frase – ha dichiarato il presidente dell’associazione Donato Casamassima – è racchiuso il significato che l’associazione attribuisce all’escursionismo: non disciplina sportiva fine a se stessa, nè mera contemplazione di luoghi incontaminati. Per l’associazione – ha concluso Casamassima è prioritaria la tutela e la protezione dell’ambiente, che rappresenta una “missione” che noi pratichiamo con la pulizia di tutti i sentieri percorsi e bonificando intere aree da rifiuti di ogni genere. Uscire dal caos della città, andare oltre i suoi ritmi convulsi, andare per monti, colline, e campagne – ha concluso il presidente della “Falco Naumanni” – ci insegna a conoscere la natura e noi stessi, cercando di riscoprire il ritmo della vita in simbiosi con la natura».

Pino La Rocca

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