L’orgoglio dei piccoli comuni. Anche sindaco di Saracena in Toscana per dire “no” alle fusioni
«La fusione dei comuni sotto i 5mila abitanti non può essere imposta dal Governo Nazionale. Deve essere rispettata la volontà dei cittadini, da consultare attraverso un referendum». E’ quanto dichiarato dal sindaco di Saracena nonché membro del direttivo dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia (Anpci), Mario Albino Gagliardi, rappresentante dell’unico comune calabrese presente alla “Giornata dell’orgoglio comune” tenutasi a Volterra (Pisa) e promossa dal primo cittadino Marco Buselli. Centosei sindaci, giunti da tutta Italia in Toscana per dire “no” alle fusioni obbligatorie imposte per legge, hanno presentato un documento (firmato all’unanimità) a favore delle autonomie locali e del mantenimento dei piccoli comuni sui territori, mantenendone l’identità e realizzando un nuovo piano di riorganizzazione delle aree interne.
«Molti sindaci del Partito Democratico – ha denunciato Gagliardi – pur condividendo il senso di questa contestazione e di questa protesta nazionale, subiscono purtroppo pressioni e condizionamenti». Da Nord a Sud, sono state circa 300 le persone che hanno sfilato per le strade di Volterra. A sostenere la battaglia dei sindaci, anche rappresentanti delle associazioni dei piccoli comuni, dei comuni dimenticati, di quelli virtuosi, dei comuni montani e delle isole minori.
Federica Grisolia