Canna, Adaj scrive a Scopelliti e Scarpelli. «Dateci risposta su centro disabili. Tante famiglie rischiano abbandono»
L’Adaj di Canna torna a far sentire la sua voce in difesa del centro di riabilitazione per disabili sito proprio nel piccolo comune jonico ma ormai con i lucchetti al portone. Il presidente dell’associazione disabili alto jonio, Caterina Pisilli, ha provveduto ad inviare una missiva sia al Governatore Scopelliti che al direttore dell’Asp di Cosenza Scarpelli, esprimendo tutto il proprio disappunto su come la questione viene gestita. Il centro di Canna per diversi anni con il supporto dell’associazione Aias di Potenza ha svolto sul territorio un importante opera di assistenza ai pazienti portatori di handicap di tutto il Distretto sanitario di Trebisacce.
Ma ad oggi – da come denuncia la signora Pisilli – il silenzio sembra calato sulla vicenda con alcuni sussulti della Regione Calabria e dell’Asp di Cosenza «soltanto per rimpallarsi a vicenda le proprie responsabilità». Un altro tassello nel mosaico dell’abbandono sanitario in cui è stato ricacciato l’Alto Jonio cosentino. «Circa 70 famiglie rischiano l’abbandono da parte della Regione Calabria e dall’ASP di Cosenza», si legge nella lettera. Patologie molto delicate che hanno bisogno di assistenza specifica, ora rischiano di ricadere pesantemente soltanto sulle competenze e sulle possibilità delle famiglie. «Gli utenti affetti da queste patologie chiedono risposte concrete, certezze – scrive la presidente Adaj -. La carenza di risorse economiche non può essere motivo sufficiente né costituire un alibi per il distretto per negare i contenuti dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La situazione è drammatica – continua -. Tanti cittadini sono costretti a curarsi altrove e molte volte a rinunciare a curarsi mentre la Regione Calabria sta a guardare». La lettera si chiude con l’invito a Scopelliti e Scarpelli a fornire una risposta immediata, stimolata anche «da un maggior impegno di chi ci rappresenta a livello regionale».
Vincenzo La Camera