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Rocca Imperiale. La battaglia di Marisa contro la sclerosi multipla. «Più attenzione per noi malati»

Rocca Imperiale. La battaglia di Marisa contro la sclerosi multipla. «Più attenzione per noi malati»
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La storia di Marisa può essere la storia di tante, troppe persone affette da patologie che in Calabria, nell’Alto Jonio cosentino non godono dell’assistenza sanitaria che gli spetta di diritto. Marisa vive a Rocca Imperiale Marina. E’ affetta da sclerosi multipla e trascorre le sue giornate sulla sedia a rotelle. Avrebbe bisogno di fisioterapia e logopedia quotidiana che riesce ad ottenere quando, di tanto in tanto, si reca presso una struttura di Dipignano dove trascorre qualche settimana. A Rocca Imperiale Marisa, invece, deve accontentarsi della fisioterapia per un paio di volte a settimana. E’ una combattente e sogna di creare un’associazione per la difesa di tutti i malati del territorio. Ha scritto invano a Massimo Scura, commissario ad acta per la Sanità in Calabria e qualche giorno fa finalmente è stata ricevuta a Cosenza dal direttore generale dell’Asp, Raffaele Mauro.

Marisa chiede una maggiore attenzione per i malati di sclerosi multipla del territorio che non possono essere trattati come numeri da assoggettare ai bilanci sempre in rosso delle Aziende Sanitarie. Dopo l’incontro con Mauro, la signora Marisa prova a nutrire qualche speranza in più, vedendosi rassicurata su alcuni interventi di rafforzamento dell’assistenza a partire da gennaio del nuovo anno. Vedremo. Tra la marina ed il paese di Rocca Imperiale sorge anche un Poliambulatorio che, da come racconta Marisa e non solo, potrebbe essere utilizzato come un centro di riabilitazione pubblico. Infatti il territorio dell’Alto Jonio consentino necessiterebbe di una simile struttura per soddisfare le tante richieste spesso sottaciute, timide e silenziose di tanti pazienti che vedrebbero così alleviati i mille disagi fisici e psicologici delle loro giornate.

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale, che in Italia colpisce più di cento mila persone. Marisa è una donna forte, invidiabile. La sua situazione è resa ancora più drammatica dal fatto che anche il marito, colpito da ictus, ha perso l’uso delle gambe e della parola. Ma lei non si ferma: telefona, invia lettere, contatta le istituzioni. Spesso senza risposta. E non si ferma neppure la sua voglia di vivere e quella speranza che in futuro le cose possano cambiare anche per chi, come lei, ogni giorno deve affrontare la sua battaglia. Che il domani sia davvero un “buongiorno”, insomma. Proprio come quello che Marisa manda ogni mattina su whatsapp ai suoi amici. Un gesto semplice tra la fretta e la routine di chi può camminare con le proprie gambe. Quella normalità che la vita le ha tolto.

Vincenzo La Camera

 

 

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maria teresa
maria teresa
7 anni fa

carissima Marisa, sono molto dispiaciuta che nessuno l’abbia informata che al poliambulatorio di Rocca Imperiale, ASP di cosenza, esiste da undici anni l’ambulatorio di logopedia.
sono una logopedista, lavoro in ospedale a Trebisacce e a Rocca per due volte alla settimana