Rossano, struttura pubblica arredata e dimenticata per 13 anni… con i termosifoni accesi
Un’intera ala di una struttura scolastica è rimasta chiusa per 13 anni con all’interno un arredamento di tutto punto con tanto di riscaldamento acceso, allacciato alla caldaia centrale. La fotografia dell’Italia pubblica che spreca risorse a danno dei contribuenti è stata scoperta a Rossano, per la precisione nella frazione Piragineti, durante un sopralluogo effettuato dall’attuale assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Stella, in carica da giugno, accompagnata dai responsabili dell’ufficio manutenzione e del Dirigente scolastico Tiziana Cerbino. Una parte di questa struttura ospita le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado; l’altra parte, appunto, con «un’intera biblioteca con tantissimi libri e documenti sugli scaffali, arredata di mobili, scrivanie, sedie, televisori, computer e condizionatori: tutto completamente inutilizzato e ricoperto da polvere. E con i termosifoni accesi».
Per entrare, addirittura, pare si sia dovuto forzare l’ingresso. L’intervento è stato richiesto dall’assessore Stella per ragioni di igiene e sanità pubblica. «Ciò che scandalizza – commenta l’assessore – è che fino ad oggi, da 13 anni, nessuno si è mai interessato a far recuperare, ad esempio, quel ricco patrimonio librario che giace inutilizzato in un distretto fantasma. Nessuna amministrazione comunale di quelle succedutesi si è mai chiesta, ad esempio, se fosse necessario quanto meno staccare i termosifoni che sono rimasti accessi ogni inverno, con un evidente spreco di risorse pubbliche. Solleciteremo l’ufficio scolastico provinciale – aggiunge – per avviare lo sgombero dei locali e trovare una giusta destinazione a quel patrimonio mobiliare».
Non si fa attendere la risposta dell’ex sindaco Giuseppe Antoniotti, oggi consigliere di minoranza: se misfatto vi è stato, le responsabilità andrebbero ricercate nelle “somme” dirigenze del Comune di Rossano il cui compito è la corretta gestione dei servizi in capo all’Ente. Da sindaco ho combattuto queste negligenze, stipendiate profumatamente e ho pagato per essermi schierato contro lo strapotere dei burocrati. Quello che non fa, invece, l’assessore Stella, pronta a scagliarsi contro gli ex amministratori, guardandosi bene di andare a fondo alla questione».
Vincenzo La Camera