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Castrovillari, “Masaniello” fa il bis e chiude la rassegna “Invito al Teatro”

Castrovillari, “Masaniello” fa il bis e chiude la rassegna “Invito al Teatro”
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Venerdì 7 luglio, alle 21, nei chiostri del protoconvento francescano, Aprustum sarà in scena con la prima di “Masaniello”, esattamente 370 anni dopo quel 7 luglio del 1647 che vide Napoli travolta dalla rivolta popolare capeggiata dal giovane pescivendolo Tommaso Aniello detto Masaniello.

«Con questo spettacolo abbiamo voluto chiudere in bellezza “Invito al Teatro” – spiega il regista Casimiro Gatto – portando in scena l’opera sceneggiata da Elvio Porta ed Armando Pugliese, per raccontare il sogno di libertà di Masaniello, eroe d’altri tempi, passionale e appassionato di giustizia. Si tratta di un’opera musicale energica e complessa, che ha segnato la storia del teatro moderno, il nostro intento è quella di riprenderla cercando di mantenerne intatti lo spirito e la “magia”. Per questo abbiamo coinvolto numerosi addetti ai lavori, – continua Gatto – per cercare di creare qualcosa di unico che, si spera, rimarrà nell’immaginario del pubblico castrovillarese. In scena ci saranno oltre venti attori, rigorosamente in costumi dell’epoca, supportati dalla voce di Francesca Senatore e dall’energia musicale de I Corto Circuito».

Nel 1974 il “Masaniello” di Porta e Pugliese fu uno spettacolo rivoluzionario, strutturato in modo concitato e promiscuo abolì ogni separazione fra protagonisti recitanti e interlocutori spettatori. I fatti raccontati sono quelli del 7 luglio 1647, quando il popolo napoletano, già esasperato per l’eccessivo carico di tasse applicate dal viceré Rodrigo Ponce de Leòn, insorse in Piazza del Mercato contro l’aumento del prezzo della frutta. Gruppi di “lazzaroni”, guidati da Masaniello invasero la reggia, devastarono gli uffici daziari bruciandone i registri e aprirono le carceri. L’ira popolare si abbatté contro nobili e borghesi e furono commessi ogni sorta di delitti; per i rivoltosi, riuniti in un Comitato Rivoluzionario che si insediò nella Chiesa del Carmine, il re impersonava ancora la giustizia e i ricchi l’arbitrio. Masaniello, consigliato dall’abate Giulio Genoino, spinse così il viceré duca d’Arcos a concedere a Napoli una costituzione popolare ispirata ai capitoli di Carlo V.

“Masaniello”, sarà replicato anche sabato 8 luglio, sempre alle ore 21.

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