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Villapiana. La tassa di soggiorno che fa discutere

Villapiana. La tassa di soggiorno che fa discutere
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Tassa di soggiorno: un argomento a dir poco “scabroso” per una cittadina turistica come Villapiana che continua a far discutere e a dividere gli attuali inquilini del palazzo e i loro avversari politici, anche se pure nella Maggioranza c’è chi non ha approvato il punto all’o.d.g del consiglio nel quale la Tassa di soggiorno è stata confermata per gli alberghi con numero superiore a 50 posti-letto ed estesa a numerose altre utenze. Non parliamo in questo caso di un consigliere comunale qualsiasi ma del presidente del consiglio comunale Michele Grande che, in coerenza con quanto aveva sostenuto quando era fuori dai banchi del civico consesso, si è astenuto prestando così il fianco al capogruppo della Minoranza-PD Luigi Bria che ne ha apprezzato “la schiena diritta” ma ne ha politicamente approfittato per parlare, a suo dire, delle tante promesse non mantenute da parte dell’esecutivo in carica che ha ormai virato la boa del terzo anno di mandato.

«Questo ulteriore balzello – ha scritto il dottor Luigi Bria – non faceva parte del programma elettorale ma, nonostante questo, il sindaco ha voluto imporlo ad ogni costo, ma a favore di questa tassa, inasprita il 31 luglio, – ha aggiunto l’ex sindaco Bria in modo ironico – astenutosi Michele Grande, hanno votato “a favore” solo 6 consiglieri di Maggioranza e “contro” i due capo-gruppi di Minoranza Luigi Bria e Ilaria Costa».

«Ho deciso di astenermi – ha replicato Michele Grande – perché storicamente distante da questa tassa che ho combattuto sin dalla sua istituzione e non l’ho mai nascosto. Astenersi o dire la propria su un punto non condiviso – ha commentato il presidente Grande – penso sia la più alta forma di democrazia in una vera squadra di governo. La mia scelta, che i colleghi di Maggioranza hanno accettato senza giudicarla, come del resto si fa nelle migliori famiglie, dimostra che la dialettica politica sana e le discussioni costruttive sono una costante di questo esecutivo e, questa circostanza, ha dimostrato il contrario di quanto spesso, banalmente e strumentalmente, si afferma».

Ma la Tassa di Soggiorno, per la cronaca istituita per la prima volta dall’esecutivo precedente guidato dal sindaco Roberto Rizzuto, ha fatto discutere parecchio, a prescindere dalla propria collocazione politica. E la conferma di questo assunto viene dal fatto che il Segretario dei Giovani Dem Adolfo De Santis, di recente eletto nella Segretaria regionale dei Giovani Dem, sì è sempre dichiarato contrario alla Tassa di Soggiorno. «Le enormi risorse naturali di cui dispone Villapiana – ha ammonito De Santis – non bastano di per sé ad attrarre turismo anche perché la dotazione infrastrutturale, soprattutto quella relativa alla mobilità, è molto penalizzante e così la Tassa di Soggiorno potrebbe rivelarsi un ulteriore deterrente per il turismo, danneggiando la piccola e media imprenditoria del settore».

Di tutt’altro avviso Giusy Accoti, presidente del Circolo “Fiamma Nazionale” di Villapiana che, attraverso una serie di convincenti argomentazioni, ha parlato di “valore aggiunto per il turismo” e l’ha definita “cosa buona e giusta a condizione che i fondi in entrata vengano utilizzati per offrire più servizi e per migliorare l’offerta turistica”.

Pino La Rocca 

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