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«Vogliamo restare a Villapiana». Giovani chiedono più opportunità di lavoro

«Vogliamo restare a Villapiana». Giovani chiedono più opportunità di lavoro
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I giovani non vogliono emigrare in cerca di lavoro e vogliono restare in paese, ma chiedono alla politica locale più opportunità di lavoro, ben sapendo che Villapiana, soprattutto nell’ambito del turismo balneare, ha enormi potenzialità inespresse. E’ difficile infatti trovare una località turistica dotata di sette chilometri di spiaggia, di arenili sconfinati, di una ricca dotazione di strutture ricettive e di una posizione geografica strategica sull’asse turistico mare-monti. E su queste potenzialità, oltre che sull’industria della seconda casa, Villapiana in passato ha costruito molto del suo sviluppo socio-economico. Ma purtroppo non basta. Oggi la situazione sembra essersi cristallizzata e, forse condizionata dalla perdurante crisi economica, l’economia ristagna da tempo ed a farne le spese sono soprattutto i giovani, monti dei quali costretti fare la valigia per realizzarsi e per regalarsi un futuro. Su questo argomento, a cui ha dato l’input il giovane operatore turistico Domenico Zito, in questi giorni si sta sviluppando un ampio dibattito sul web nel quale sono intervenuti numerosi giovani, chi da Villapiana e chi da fuori Regione, tutti però capaci di ragionare al di fuori degli schemi della politica locale che spesso condiziona i ragionamenti e le prese di posizione. E Villapiana non si sottrae certamente alla logica che nel calcio è praticata dai tifosi che, riportata nell’ambito politico, giudicano l’operato degli amministratori con la lente dell’appartenenza.

Non sembra il caso di questi giovani di Villapiana che, dimostrandosi capaci di… volare alto, chiedono alla politica locale di rompere gli indugi e di fare scelte coraggiose e incisive, capaci cioè di valorizzare l’enorme potenzialità turistica di cui dispone Villapiana e di offrire l’opportunità ai giovani di mettersi in gioco e di provare a fare impresa.  Impresa in cui si è cimentato, appunto, Domenico Zito che, attraverso la gestione di un Lido, dà lavoro per tre mesi all’anno a ben 13 persone ma che, secondo quanto lamenta sul web, viene attaccato sistematicamente e sempre alle spalle. «Beh fa niente… Fa parte del gioco. L’importante – ha scritto Zito sul web – è dare dignità alle persone e la dignità si ha solo con l’indipendenza economica». E a questo proposito Zito incoraggia gli inquilini del palazzo a dare la possibilità ad altri giovani di aprire un Lido o un Chiosco. «E’ semplice, – scrive Zito lamentando il fatto che il Piano di Spiaggia è fermo da un pezzo – preparate il Bando e assegnate le concessioni come meglio credete, ma assegnatele perché credo che a Villapiana ci sia spazio per tutti… E’ la prima cosa che farei qualora dovessi avere un ruolo istituzionale, partendo comunque dal rinunciare all’indennità di carica perché forse è proprio quella che non ti fa capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato».

Alle riflessioni ad alta voce di Domenico Zito hanno risposto tanti giovani, tutti concordi con le sue tesi e tutti pronti a mettersi in gioco ed a rottamare le classi politiche che si sono alternate al governo del paese. Intorno al dibattito sviluppatosi sulla rete a seguito delle dichiarazioni di Zito ha dato il suo contributo l’ex assessore all’Ambiente e alle Attività Produttive Giuseppe Leone esponente politico di lungo corso il quale ha ritenuto di fare chiarezza in merito al Piano di Spiaggia e alla vasta pineta che insiste a ridosso della spiaggia e che, a suo dire, potrebbe offrire un’infinità di occasioni di lavoro ai giovani. «Uno dei primi Piani di Spiaggia della Calabria – ha scritto Leone – è stato quello di Villapiana (parliamo del 2000/’1) ed è stato da noi adottato per consentire un utilizzo produttivo del litorale… e fino a quando era la Regione a dare le concessioni il Comune si limitava solo ad esprimere un parere di conformità. Quando poi le competenze sono passate ai Comuni, per le Concessioni ci siamo subito dotati di un Regolamento prodotto da una Commissione Consiliare paritetica, in cui il presidente era espressione della Minoranza. In seguito, – ha aggiunto Leone – per completare il Piano abbiamo dato l’incarico all’Ufficio Tecnico per una Variante al PdS anche al fine di rimodulare le aree da assegnare. A fine legislatura (sindaco Rizzuto), – scrive ancora Leone – è stato emanato un secondo Bando per l’assegnazione delle aree disponibili nel vigente Piano di Spiaggia ma l’amministrazione subentrante non ha inteso dare seguito né alla Variante, né al Bando di assegnazione».

Secondo Leone, sempre dallo stesso esecutivo-Rizzuto è stato lasciato in eredità un progetto PISL riguardante il recupero di un pezzo di pineta ed il suo utilizzo a fini ricreativi e produttivi. «Questo progetto – ha concluso Giuseppe Leone – era, e può tornare ad essere, un punto di partenza per un utilizzo produttivo e per la salvaguardia di queste pinete che sono una ricchezza immensa per Villapiana e che, al contrario di quanto pensa l’attuale sindaco… non costerebbe nulla affidarla a giovani e/o meno giovani che volessero gestirla in maniera produttiva e come fonte di reddito…».

Pino La Rocca

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